Roma, 18 ott. - (Adnkronos) - Passione, amore, vendette sullo sfondo di un'Italia dei primi del '900 sedotta dallo sviluppo tecnologico tornano su Rai 1 con 'Terra ribelle. Il nuovo mondo' che da domenica prossima, in prima serata, offrirà ai telespettatori una seconda serie in 8 puntate per la regia, questa volta, di Ambrogio Lo Giudice. E con una new entry che è una certezza: Lando Buzzanca sarà il Generale Alfredo Malagridas. "Un uomo idealista - dice l'attore - Megalomane, crudele, ma anche rispettoso della parola data, persona che tiene all'onore e che ordina di non sparare ai nemici che si presentano alzando bandiera bianca. Un personaggio, insomma, molto sfaccettato, quasi un ossimoro", praticamente "un politico". La serie, una coproduzione di Rai Fiction e Albatross Entertainment, è prodotta da Alessandro Jacchia e Maurizio Moni. Il soggetto è di Peter Exacoustos che insieme a Daniela Bortignoni firma anche la sceneggiatura, con l'attore e modello argentino Rodrigo Guirao Diaz nel ruolo di Andrea, l'attrice italiana Anna Favella nelle vesti di Elena e Lando Buzzanca nei panni del Generale Alfredo Malagridas. I primi due appuntamenti domenica 21 e lunedì 22 ottobre, i successivi il lunedì, dal 29 ottobre. La presentazione oggi nella sede Rai di Viale Mazzini con il cast tecnico e artistico è stata l'occasione per Rai Fiction, rappresentata dal capo struttura Paola Masini, per sottolineare che proprio dal successo della prima serie (7 milioni di telespettatori e il 25% di share per l'ultima puntata) è nata l'idea di proseguire con la decisione di mantenerne le caratteristiche principali", evidentemente gradite al pubblico. "Si tratta certamente di un racconto di fantasia - ha evidenziato - ma si narra anche una stagione della nostra storia con una certa credibilità" e si toccano "temi attuali come quello del rapporto fra Paesi ricchi e Paesi poveri". La serialità di prodotti come questo, ha osservato Masini, "possono servire a far crescere attori freschi e giovani" come è il caso di Diaz e Favella. Nel caso poi di Antonio Folletto, che nella fiction interpreta il Tenente Edoardo Belmonte, si tratta di un attore "preso direttamente dall'Accademia d'Arte drammatica" e quindi al suo esordio. Il regista Lo Giudice ha spiegato di aver affrontato "questa seconda serie come fosse una prima serie. Il lavoro è stato molto interessante perché 'Terra Ribelle' mi ha permesso di sperimentare in un'unica serie diversi approcci di regia, dall'action al dramma, dal film d'avventura al giallo. Del resto - ha rilevato - è questo il punto di forza della fiction italiana, offrire un ventaglio di storie anche più vasto di quello che il cinema italiano ha offerto negli ultimi anni". E Peter Exacoustos ce l'ha messa tutta per rendere anche questa seconda serie stimolante: "E' stato difficile rilanciare una serie che aveva le basi di un romanzo. Ed è stato impegnativo rinnovare i personaggi dando loro nuovo spessore". Ma il più entusiasta è Rodrigo Guirao Diaz (il principe Andrea Marsili) che ha rimarcato la "maggiore ricchezza di sfumature di questa seconda serie e i forti tratti umani dei personaggi, che esprimono debolezze, insicurezze, fanno errori come chiunque lottando per proteggere la propria famiglia. Trovo - ha dichiarato l'attore argentino - che questa serie sia in questo senso più interessante e credo piacerà persino di più della prima". Diaz, al termine della presentazione, chiacchierando con i giornalisti ha consegnato loro un'immagine di sé decisamente autentica: "La bellezza fisica aiuta - ha ammesso - ma credo che il resto conti ed io non devo dimostrare ad altri che sono capace al di là del mio aspetto fisico, ma a me stesso. Io imparo da tutti qualcosa ed osservo attentamente. In questa fiction, in particolare, Buzzanca è stato un punto di riferimento, ma in generale apprendo da ognuno. Amo le sfide e la mia prossima è lavorare per il cinema. Dopo quattro fiction mi sento più maturo. E poi nel cinema si ha più tempo per studiare, analizzare, approfondire in funzione della propria interpretazione". Interpretazione per la quale Diaz prende spunto "dalla sua vita vera", attingendo anche alla sua passione per la musica e la chitarra che porta sempre con sé e che lo aiuta non solo a distrarsi ed allentare la tensione, ma anche ad essere "più creativo in funzione della recitazione". La sua donna ideale? "E' importante che sia spontanea, che abbia senso dell'humor e che con lei io possa essere altrettanto spontaneo. Poi c'è un'altra cosa - sorride - mi piace che sia anche un po' pazzerella", insomma fuori dagli schemi. Se Diaz, però, deve proprio fare un nome sceglie una figura femminile di spicco negli anni '60: "Il primo piano di Claudia Cardinale fa dimenticare del tutto il film". Del successo della sua conterranea, Belen Rodriguez è contento: "Sono felice che sia famosa in Italia e che stia trionfando in tutto". Quanto alla storia sono trascorsi otto anni dalla fine della prima serie. Andrea ed Elena sono ormai una coppia consolidata ed hanno un'unica figlia, Giulia, che sarà rapita. Evento drammatico dal quale si dipanano tutti gli eventi a seguire. "La nostra serie televisiva - hanno evidenziato gli sceneggiatori - non vuole essere assolutamente una ricostruzione storica, né ha l'ardire di rappresentare avvenimenti realmente accaduti. Il nostro è un racconto di finzione, che attraverso emozioni e sentimenti, intende ricostruire certamente il sapore di un'epoca, come i suoi temi fondamentali, senza però perseguire la veridicità storica a tutti i costi. Vogliamo essere fedeli soprattutto ai nostri protagonisti, ai fatti, da noi inventati e romanzati, che sconvolgono i loro cuori, che mettono in moto quel gioco di peripezie, di gioie e dolori che si chiama rappresentazione".