Firenze, 17 mag. - (Adnkronos) - "Per risolvere gli annosi problemi dell'Ufficio Motorizzazione di Prato, il governo sta pensando di chiuderlo e accorparlo con quello di Firenze. E' la sconcertante risposta che il sottosegretario allo Sviluppo economico De Vincenti ha dato alla Camera alla nostra interpellanza. Si tratta di un'ipotesi assolutamente inaccettabile, che respingiamo con fermezza al mittente, perche' nessuna spending review, nessuna razionalizzazione delle spese inutili puo' negare a una comunita' i servizi essenziali che lo Stati e' tenuto a garantire". Lo affermano in una nota i parlamentari Antonello Giacomelli (Pd), Andrea Lulli (Pd) e Riccardo Mazzoni (Pdl). "Il governo non puo' pretendere che Prato torni indietro di venti anni, mentre la sua popolazione e' nel frattempo cresciuta in modo esponenziale. Per questo abbiamo invitato il sottosegretario a Prato - si legge nel comunicato - perche' si possa rendere conto della complessa realta' di una citta' che e' la terza del Centro Italia dopo Roma e Firenze. Intanto invitiamo il sindaco Cenni, il presidente Gestri e gli altri sindaci della provincia a una riunione congiunta in modo da assumere insieme tutte le iniziative necessarie per far recedere il governo da una scelta gravissima e vergognosa. Se questa e' la linea, infatti, quando passera' l'abolizione delle Province, Prato rischiera' di perdere tutti gli Uffici territoriali dello Stato che ha faticosamente conquistato venti anni fa. Qui si sta giocando una partita troppo disinvolta sulla pelle di una grande citta': il governo pretende 49 milioni di euro dai pratesi con l'Imu e poi ci toglie un servizio essenziale. Non siamo su "Scherzi a parte".