Roma, 16 mag. (Adnkronos) - Con "One" e "Bridge over troubled water", ieri sera ha portato sul palco delle Officine Grandi Riparazioni di Torino momenti memorabili della storia della musica internazionale. Elisa, ospite fisso di "Quello che (non) ho", si sta dimostrando la vera rivelazione del programma condotto da Fabio Fazio e Roberto Saviano, in onda per tre sere consecutive fino a stasera su La7. Alla sua voce cristallina e potente insieme, nel corso delle tre puntate (l'ultima in onda questa sera), sono state affidate le parole "bellezza" e "speranza" e lei (una delle poche donne presenti nel programma) le ha portate in musica scegliendo e reinterpretando in maniera magistrale per il grande pubblico alcuni brani storici del rock. Nessun eccesso di protagonismo o eccentricita', nessuna banalita', interpretazioni che hanno messo d'accordo la massa di fan e i palati piu' esigenti. Elisa ha sfoderato ancora una volta solo grande classe, facendo si' che il programma, viaggiasse toccando corde piene di suggestioni. Davanti ad una platea rapita e attenta in religioso silenzio, eterea e delicata come solo una grande artista riesce ad essere, Elisa, dopo una toccante versione al pianoforte di "Father and Son" di Cat Stevens, cantata nella prima puntata, ieri si e' esibita nei brani degli U2 e di Simon&Garfunkel, dimostrandosi una delle pochissime voci italiane di vero respiro internazionale. Per stasera sono attesi altri tre pezzi storici 'Halleluja', 'Knockin' on Heaven's Door' e 'Redemption Song'.