Bari, 15 mag. (Adnkronos) - A quattro mesi dall'entrata in vigore della legge che prevede l'obbligatorieta' per chi vende o affitta un immobile (anche per i privati) dichiarare la classe energetica di appartenenza, solo il 2% degli annunci immobiliari di Bari e provincia e' in regola (contro il 13% del dato medio nazionale) e, dall'analisi del mercato immobiliare barese e pugliese del I quadrimestre 2012, emerge che la differenza di classe energetica non incide sul valore e il prezzo di vendita o locazione dell'immobile. I pugliesi non rispettano la normativa. E' quanto emerge da uno studio condotto dall'Osservatorio dell'Immobiliare Rubino che domani nel corso di una conferenza stampa prevista nella sua sede di Bari in via Beata Elia di San Clemente presentera' alla stampa i risultati dell'indagine sul rapporto tra i pugliesi e la certificazione energetica e sul mercato immobiliare barese e pugliese del primo quadrimestre 2012. Per la societa' "la normativa si conferma solo un flop e un inutile costo per i cittadini". Peraltro nella regione non e' prevista alcuna sanzione per il mancato adempimento. Secondo questa inchiesta oltre l'80% degli immobili residenziali di Bari e provincia e' in classe G, meno del 5% in classe A.