Quello che (non) ho è soprattutto una buona e nuova idea. Dal Corriere della Sera al Fatto Quotidiano, piovono le critiche sul programma di Fabio Fazio e Roberto Saviano andato in onda lunedì sera, lunedì 14 maggio su La7, e che stasera farà il bis prima della conclusione di mercoledì Aldo Grasso, sul Corriere, scrive:” Il destino delle parole è che invecchiano e si usurano con gli uomini che le usano. Un po' martire, un po' rockstar Roberto Saviano vive di parole, ha costruito il suo successo con le parole e, nonostante la giovane età, viene già osannato come un venerato maestro. Così, con l'aiuto di Fabio Fazio, ha trovato ospitalità su La7 per ripensare le parole che usiamo (idea non nuovissima). Poi l’affondo: “Fazio e Saviano vogliono educarci, redimerci, farci sentire migliori. Senza gioia, con pedanteria (…) Sotto le parole, niente. Solo un po' di omelia televisiva, dove quello che non ho si confonde volentieri con quello che non so”. Persino la stampa “amica” spara contro lo show. Per il Fatto è troppo uguale a Vieni via con me andato in onda su Rai 3. Quello che non so è “una filastrocca che si interrompe con la parola migliore, Quella che scrittori, attori, giornalisti, comici, artisti cercano di interpretare con il ritmo di un’omelia e il tono di un’estrema unzione”. Gli ascolti - Ma evidentemente la noia premia.Il programma è stato visto da 3 milioni e 36mila e ha raggiunto il 12,66 per cento di share, un record per La7.