Gianfranco Miccichè è il protagonista del momento della campagna elettorale per le regionali siciliane. "Mister 61 a 0" (così chiamato perchè nel 2001 da coordinatore di Forza Italia sull'isola fece vincere al suo partito tutti i collegi uninominali), è il "grande traditore". Quello che prima ha fatto andare avanti Nello Musumeci come candidato del Pdl, e poi si è candidato lui stesso a Palazzo d'Orleans stringendo un patto con l'Mpa di Raffaele Lombardo, governatore uscente. Intervistato a La Zanzara su Radio24,il politico siciliano si è lasciato andare a confidenze sulla sua gioventù: "Da giovane ho fumato qualche canna, ma una volta mi andò via la testa a tal punto da spaventarmi quindi dissi basta. Da allora fumo solo sigarette, ma sono a favore della legalizzazione delle droghe leggere". Al che, il conduttore si spinge un po' più in là: "Ma lei ha mai provato droghe pesanti?". Risposta di Miccichè: "Da giovane sì, mentre quella storia che uscì fuori quando ero al ministero (fu accusato di farsi recapitare periodicamente della cocaina presso gli uffici del ministero delle Finanze, in cui all'epoca ricopriva il ruolo di viceministro, ndr ) risultò completamente falsa. Non rinnego nulla di quello che ho fatto, ma oggi direi ai ragazzi di non farlo". Insomma, cazzate, quelle che hanno finito per rovinare la politica. Che cosa può fregare a noi se Micciche baby si faceva? Se lo tenga per sè, a domanda non risponda. Piuttosto parli delle sue idee per amministrare quel gran casino che è la Sicilia. Poi, tanto per gradire, una stoccata a Silvio Berlusconi, che giusto l'altro ieri lo aveva messo alla porta, escludendo lui e il suo partito "Grande sud" da qualunque futura intesa elettorale per causa del tradimento siciliano: "Io a escort non ci sono mai andato ad escort, Berlusconi invece qualche volta credo di sì".