Immigrati: a Lampedusa il Museo delle migrazioni di 'Askavusa'

domenica 23 dicembre 2012
Immigrati: a Lampedusa il Museo delle migrazioni di 'Askavusa'
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Palermo, 21 dic.- (Adnkronos) - Un sito per testimoniare il ruolo di “isole ponte” di Lampedusa e Linosa, approdo di migrazioni naturali e umane. Un luogo che racconti alle future generazioni la storia contemporanea del Mediterraneo e delle sue genti. Un museo diffuso, fatto di installazioni artistiche e di barconi dei migranti abbandonati, di reperti spiaggiati dalle onde del mare, ma anche di percorsi alla scoperta delle isole e della loro vita, antica e recente: E’ questo il Museo delle migrazioni, fortemente voluto dall’associazione locale Askavusa insieme a una rete di associazioni (Archivio memorie migranti, Legambiente, Rete dei Comuni solidali, Associazione studi giuridici sull’immigrazione, Arci e L.I.M.En) che ora ha anche il riconoscimento e l’adesione dell’amministrazione comunale, che con una delibera di giunta ne ha ufficializzato la costituzione. “Questo progetto rappresenta il cuore del Mediterraneo, di cui le isole Pelagie sono il simbolo, perche' cosi' ha deciso la geografia e perche' cosi' ha voluto la storia, soprattutto quella piu' recente. Siamo da sempre un luogo di approdo, la terraferma su cui arrivano e sostano gli uccelli migratori e su cui approdano tante persone in cerca di un futuro migliore - ha detto il sindaco Giusi Nicolini -. E’ un’iniziativa bellissima e molto importante, perche' nasce qui, tra la gente della nostra comunita'. Per questo, come Comune, non potevamo esimerci dal dare il nostro appoggio e la nostra collaborazione. Ci auguriamo che i viaggi della speranza finiscano – ha concluso - che non ci siano piu' disperazione e tragedie e che un giorno non lontano gli unici africani a sbarcare sulle nostre spiagge siano turisti. In ogni caso, Lampedusa sara' capace di raccontare la sua storia attraverso queste tracce di memoria, per non dimenticare mai il loro passaggio, il sacrificio di quelli che non ce l’hanno fatta, il lavoro e la passione di quanti in questi anni a Lampedusa hanno dato soccorso e accoglienza ai migranti”.