In lacrime, distrutto, "contento che finalmente sia tutto finito e di poter tornare a una vita normale". Così Alex Schwazer nella conferenza stampa tenuta oggi a Bolzano dopo essere stato trovato positivo al doping e cacciato dalle Olimpiadi di Londra 2012. Il campione in carica della 50 chilometri ha detto di aver acquistato l'Epo in Turchia, in una farmacia di Istanbul, da solo, spendendo 1.500 euro. E di non aver mai detto niente a nessuno. "Ho mentito persino alla mia fidanata (Karolina Kostner, ndr)". Schwazer, trovato positivo al doping lo scorso 30 luglio durante un controllo a Oberstdorf della Wada (World anti-doping agency), ha detto che da tre anni voleva ritirarsi dall'attività agonistica: "L'allenamento è tutto nel mio sport, ma io per tanti giorni non ne potevo più di faticare e basta. Dopo un giorno a correre per tre ore pensavo a quello successivo e mi veniva la nausea". Ora ci saranno indagini, processi, condanne (forse anche penali), ma lui si dice contento che tutto sia finito: "Ero disperato, non sopportavo più di essere giudicato per una singola gara. Che poi, se vinci, allora è merito tuo e di quelli che ti stanno intorno, mentre quando perdi sei tu che sei debole fisicamente e mentalmente". Del periodo del doping racconta: "Aspettavo solo che la mia fidanzata uscisse di casa per andare all'allenamento e farmi l'iniezione di Epo. Oppure, mi svegliavo la notte alle ue o alle tre per farmi l'iniezione perchè poi dalle 6 del mattino in poi sarebbe potuto arrivare il controllo anti-doping". Alex non chiederà clemenza agli organi che lo dovranno giudicare: "Per me chi si dopa va squalificato a vita" ha ribadito ieri. Intanto, il Comitato olimpico internazionale ha annunciato che verranno ri-analizzate le analisi anti-doping svolte su Schwazer ai tempi delle Olimpiadi di Pechino 2008, dove il campione altoatesino vinse la medaglia d'oro nella marcia 50 chilometri. Oggi, la Procura della Repubblica di Bolzano, con a capo Guido Rispoli, ha avviato un’indagine su Alex Schwazer con l’ipotesi di reato di frode sportiva. Anche la Procura militare avrebbe aperto un fascicolo. Domani Alex Schwazer si recherà a Bologna presso la sede del Centro Sportivo dei Carabinieri dove, come lui stesso ha affermato, consegnerà la pistola ed il tesserino di riconoscimento dell’Arma.