Ancora brutte notizie, ancora numeri con segni negativi, ancora percentuali che parlaono di recesessione. L'ultima fotografia della crisi Italia ce la consegna, nel giorno più caldo di quest'estate, l'Istat: il pil, il prodotto interno lordo, continua a scendere. Nel secondo trimestre del 2012 il pil è diminuito dello 0,7% rispetto al trimestre precedente e del 2,5% rispetto al secondo trimestre 2011. "Nel secondo trimestre 2012 il prodotto interno lordo (Pil), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2005, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è diminuito dello 0,7% sul trimestre precedente e del 2,5% rispetto al secondo trimestre del 2011”, precisa l'Istat che aggiunge: “Il calo congiunturale è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto in tutti e tre i grandi comparti di attività economica: agricoltura, industria e servizi. Il secondo trimestre del 2012 ha avuto due giornate lavorative in meno rispetto al trimestre precedente e una giornata lavorativa in meno rispetto al secondo trimestre del 2011”, prosegue la nota. “Nello stesso periodo il Pil è aumentato in termini congiunturali dello 0,4% negli Stati Uniti ed è diminuito dello 0,7% nel Regno Unito. In termini tendenziali, il Pil è aumentato del 2,2% negli Stati Uniti, ed è diminuito dello 0,8% nel Regno Unito.La variazione acquisita per il 2012 è pari a -1,9%”. Produzione industriale Ma anche i dati sulla produzione industriale che, seonco quanto dice Eurostat, sono scesi dello 0,5% nell’eurozona a giugno e dello 0,8% nell’Unione europea a 27. Lo comunica Eurostat, ricordando che a maggio era stata registrata una riduzione rispettivamente dello 0,5% e dello 0,7%. Su base annuale, rispetto al giugno dello scorso anno, i prezzi della produzione industriale hanno registrato un aumento dell’1,8% nell’area euro e dell’1,6% nell’Ue a 27. I prezzi della produzione industriale sono scesi dello 0,1%, contro il -0,3% di maggio. IL solo settore auto nei primi sei mesi dell'auto ha tagliato la produzione del 20%. .