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Le bibite fanno male ai bambini?

Inchiesta della dottoressa Alessandra Moneti riguardo le tendenze delle famiglie italiane nel consumo dei soft drink
di giovanni morelli domenica 30 settembre 2012

2' di lettura

Le bibite fanno davvero male? E l'acqua minerale è meglio di quella del rubinetto? Una bella inchiesta di Alessandra Moneti analizza le tendenze delle famiglie italiane nel consumo dei soft drink, ma non solo. Ne emerge che, certo, l'acqua e il latte sono le bevande migliori per i più piccoli, ma le bibite analcoliche, specie i succhi di frutta, possono ricoprire un ruolo importante, perché coprono il fabbisogno di idratazione, unendo alla funzione dissetante elementi come il gusto e la piacevolezza. Quindi le bibite fanno davvero male? Dipende dall'uso che se ne fa. Se all'acqua sostituissimo interamente, sopratutto d'estate, il consumo di bibite certamente il nostro organismo avrebbe sicuramente da che lamentarsi. Ma non è questo il punto. Ai bambini le bibite piacciono, e perchè allora privarli di qualcosa di gratificante? Meglio scegliere le bibite nella versione light, ovvero senza zuccheri che, oltre a favorire il controllo del peso, non favoriscono l'insorgere di di malattie metaboliche e del diabete. Imparare a bereImparare a bere bene aiuta anche l'ambiente: basti pensare che la filiera per produrre 1 kg di bovino richiede 21 metri d'acqua, mentre i legumi ne vogliono solo 0,3 metri d'acqua. Insomma, dietro a ciscun menu c'è anche un consumo idrico, di cui dobbiamo essere a conoscenza per promuovere il risparmio idrico. 10 regole da non trascurare L'acqua è essenziale per la salute e il benessere. Attenzionea bilanciare nel breve termine l'apportodi liquidi. La sete non è sempre l'unico indicatore della disidratazione. Si perde acqua attraverso il sudore, urine, respirazione, feci, e traspirazione della pelle. In condizioni normali l'adeguato apporto quotidiano di liquidi è 2,5 litri per uomini e 2 litri per le donne Nei climi caldi evitare di esporsi al sole dalle 12 al primo pomeriggio, fascia oraria in cui non è consigliata l'attività ἀsica intensa. Donne incinte, in allattamento, bambini e anziani sono più a rischio disidratazione. Cibi con una alta percentuale di acqua, come frutta e verdura, possono contribuire a raggiungere l'ideale fabbisogno di liquidi. Il consumo di un'ampia varietà di bevande può aiutare a raggiungere il raccomandato fabbisogno di liquidi. Rivolgersi a professionisti per sapere come mantenere un livello di idratazione ottimale.

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