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Poletti a Belpietro: "Non ci sarà nessuna manovra finanziaria"

di simone cerroni domenica 25 maggio 2014
2' di lettura

Giuliano Poletti, Ministro del Lavoro, è stato ospite questa mattina, giovedì 22 maggio 2014, a La telefonata di Maurizio Belpietro, in onda su Canale 5. Il tema di oggi è la ripresa economica e lo spread che ha toccato quota 200, distante a quota 500 che costrinse Silvio Berlusoni a dimettersi , ma comunque comincia a preoccupare la tenuta dei mercati e l'andamento dell'economia italiana che è molto rallentato. Secondo Poletti lo "spread sia in qualche misura ovviamente collegato al dato delle elezioni e al dato delle elezioni in Europa. Poi c'è un dato più generale che riguarda l'Italia e l'Europa e la sua lentezza nella ripresa, quindi penso che passate le elezioni questo problema si stabilizzi". Non c'è da allarmarsi, "se guardiamo altri dati come la produzione industriale e le aspettative dei consumatori italiani, hanno dati positivi, quindi questo elemento a ridosso della tornata elettorale è comprensivo". Inoltre "tanti movimenti antieuropei evidentemente preoccupano perchè poi il probelama di trovare un equilibrio nella dimensione europea nelle politiche che pesano su tutti i paesi c'è, e quindi, è chiaro che c'è un attesa e chi sta sui mercati ad agire tende a coprirsi". Poi sul Pil, che è sceso secondo i dati Istat, si dice convinto che il l'Italia "arriverà allo 0,8 punti percentuali di crescita l'anno". Quindi secondo Poletti nella seconda metà dell'anno si recupererà quello che non si è fatto nella prima. "I risultati - dice Poletti - si vedranno, avere 80 euro in più in busta paga porterà gli italiani a fare qualche scelta un po' espansiva", quindi a spendere. Poi si torna sulle tanto discusse coperture per gli 80 euro dove c'è la preoccupazione per gli analisti, non tanto per il 2014, che sembrano esserci, quanto per il 2015. A proposito di una nuova manovra finanziaria, quindi una nuova tassa, per riuscire a torvare le coperture, Poletti afferma che "il governo non deve aumentare le tasse. Piuttosto bisogna "garantire un efficienza, una produttività e di tagliare gli sprechi". Il governo "lavora in questa direzione. Dare fiducia all'imprenditoria, con la riduzione dell'Irap, dovrebbe dare una boccata di ossigeno al paese". "Quindi credo proprio che non ci sarà nessuna manovra nella seconda metà dell'anno". Befera, presidente dell'Agenzia delle Entrate parla di una revisione del fisco e addirittura di una unificazione di equitalia con l'Agenzia delle Entrate. "Bè qui va semplificato tutto il sistema dei controlli, bisogna trovare dei modelle di graduazione per gli evasori, un senso di equità anche in questo".      

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