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Servizio Pubblico, Berlusconi: "Travaglio diffamatore". Santoro: "Si vergogni"

di Ignazio Stagno domenica 13 gennaio 2013

Silvio Berlusconi

3' di lettura

Come in tutti i big match il secondo tempo è quello in cui saltano gli schemi. Travaglio parla con il Cav durante la seconda parte della puntata di Servizio Pubblico e fa un lungo elenco di nomi: Mangano, Dell'Utri, Ruby, Lele Mora, Tarantini, Lavitola, e tanti altri che hanno fatto della galassia delle cronache del Cav. Al termine dell'elenco ironico definito "quadretto di famiglia" dallo stesso Travaglio, il giornalista de Il Fatto quotidiano ha chiesto a Berlusconi: "Perchè negli ultimi vent'anni lei non ha fatto nulla per combattere la mafia, l'evasione fiscale, e per evitare che alcune di queste persone finissero in parlamento? Forse lei non poteva dire la verità e come stavano davvero le cose?". Berlsuconi risponde è rivendica il suo impegno contro la mafia: "Mai nessun governo quanto il mio ha prodotto risultati nella lotta contro la mafia". Poi sull'elenco di nomi il Cav afferma: "Io non potevo sapere chi fossero. Succede, è nella natura umana sbagliare, e io non potevo sapere. Quando li ho conosciuti erano persone rispettabili e non ho avuto problemi con loro". Sui candidati che hanno avuto condanne o che sono indagati Berlusconi promette: "Noi non li candideremo, e cercheremo di analizzare caso per caso. Per alcuni le accuse sono infondate come nel caso di Dell'Utri".  "La lettera a Travaglio, poi pulisce la sedia", guarda il video su Liberotv "Devo guadagnare perché devo dare 200 milioni al giorno a Veronica", guarda il video su Liberotv Mi votano 11 milioni di italiai, tutti coglioni?, guarda il video su Liberotv   Scoppia il caos - A questo punto Silvio legge una lettera che riassume la carriera di Marco Travaglio (guarda il video dello show). Berlusconi elenca tutte le condanne del giornalista per diffamazione. Il Cav comincia un elenco interminabile con condanne penali e civili della penna de Il Fatto Quotidiano. Quando l'elenco sta per terminare il Cav sbotta: "A questo punto Marco Travaglio è un diffamatore professionista". A questo punto scoppia il caos. Santoro si accende e difende l'amico Travaglio: "Lei sta facendo una pessima figura. Non può dire che Travaglio è un diffamatore professionista. Non può dirlo". In studio c'è tensione. Il Cav si alza, Santoro lo segue e i due continuano a beccarsi su Travaglio. Berlusconi insiste: "Ora caro Santoro lei sa chi è Travaglio". A questo punto Travaglio prende la parola e risponde alle accuse di Berlusconi: "Lei non distingue le condanne civili da quelle penali. Le mie sono cause civili perchè qualcuno si è sentito diffamato da un mio articolo". Dopo la bufera torna un pò di calma in studio. Ma è calma apparente. Michele e Silvio continuano a battibeccare e Berlusconi riprendendo il suo posto, dove prima però era seduto Travaglio, ironicamente con un fazzoletto pulisce la sedia. Infine Santoro attacca ancora: "Se Travaglio è un diffamatore professionista, Sallusti cosa è ?". Il Cav: "Io non voglio che Travaglio vada in carcere, come non voglio che vada Sallusti. Nessun giornalista deve conoscere il carcere". Poi il Cav lascia lo studio al termine della puntata e poco prima che parta l'ultimo spot pubblicitario, a quanto pare averbbe affermato, nel fuorionda, indicando Travaglio e rivolgendosi al pubblico: "Non fatevi infinocchiare da questo qua".  Lo show non finisce qui: quando  Berlusconi torna al suo posto (occupato provvisoriamente da Travaglio), prima di sedersi pulisce con il fazzoletto la sedia (guarda il video dello show) . 

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