(Adnkronos) - Secondo l'associazione, il settore e' ingessato: da una parte i costi dei mutui rilevati durante l'inchiesta sono "alle stelle", da un minimo di 2,50% di Veneto Banca (Verona) a un massimo del 6% di Creval (Milano), dati di giugno 2013 che, se sommati ai tassi di mercato, fanno schizzare a livelli insostenibili il tasso finale; dall'altra il rifiuto in ogni caso di concedere il mutuo, dettato dalla sede centrale di alcune filiali, come dichiarato informalmente e con totale candore dagli addetti allo sportello, anche in condizioni esemplari. Nell'inchiesta di Altroconsumo e' successo nel 26% dei casi. Le banche, continua l'associazione, si sottrarrebbero "al proprio ruolo di motore economico attraverso la concessione di finanziamenti ai risparmiatori pur di non esporsi ad alcun rischio". Riassumendo, secondo Altroconsumo "gli istituti non rischiano nulla, tengono gli spread alti e, malgrado il cliente sia affidabile, valutano la concessione del mutuo solo se si sottoscrive il conto corrente, la polizza vita o incendio vendute da loro". Per i lavoratori precari, sottolinea infine Altroconsumo, ci sono poche speranze di ottenere il finanziamento; il Fondo statale che garantisce i mutui agli under 35 non e' decollato: da due anni a oggi sono stati concessi solo 96 finanziamenti, utilizzando l'1,06% del monte di 50 milioni di euro messo a disposizione. Il quadro e' "talmente chiaro" che Altroconsumo ha denunciato i risultati dell'inchiesta ad Antitrust, Bankitalia e Ivass (Istituto di vigilanza delle assicurazioni).