Messina, 10 nov. - (Adnkronos) - "Mi manca mio marito, mi manca il padre dei miei figli. Oggi ho 43 anni ma con amara ironia dico che me ne sento 80. Questi dieci anni sono stati pesantissimi così come i prossimi e quelli ancora avanti. E' stata una perdita immane". Lo afferma all'Adnkronos Tiziana Montalto, vedova del maresciallo dei carabinieri in servizio al Ris di Messina, Alfio Ragazzi, una delle 19 vittime dei militari italiani caduti nella strage di Nassirya, in Iraq, la mattina del 12 novembre del 2003. "Noi- aggiunge la vedova- lo aspettavamo l'indomani del giorno della strage, mio marito aveva finito poiché era in Iraq da luglio. Era pronta la festa del suo rientro - ricorda Montalto- e poi uno dei nostri figli, il piccolo, compi' il compleanno il giorno dei funerali di Stato, il 19 novembre. Potete immaginare lo strazio". "Noi- evidenzia ancora la vedova del maresciallo Ragazzi- parliamo ogni giorno di mio marito ma non in maniera pesante o distruttiva e quando, quella mattina, mi resi conto di cosa avvenne mi sono fatta forza. Non potevo lasciarmi andare - ha evidenziato- perché dietro a me si sarebbero 'schiantati' anche i miei figli". "A differenza di tante 'colleghe' ho scelto di non avere un compagno. Vivo solo con loro, i miei figli, in modo simbiotico". Tiziana Montalto, infine, ha voluto sottolineare la "totale vicinanza dell'Arma, da nord a sud. Sentiamo una grande solidarietà, familiarità e affetto di tutti i carabinieri. Dallo Stato, inteso come tutte le forze politiche, indistintamente, abbiamo sentito grande rispetto. I caduti di Nassirya -ha concluso- a differenza forse di altri eventi tragici, hanno unito la nostra bandiera italiana, il nostro tricolore, dando una risposta. Tutti i partiti, di ogni colore, si sono uniti in questa tragedia a noi familiari delle vittime".