Omicidio Garlasco: dal delitto alla Cassazione, le tappe del processo/Scheda

domenica 21 aprile 2013
Omicidio Garlasco: dal delitto alla Cassazione, le tappe del processo/Scheda
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Milano, 18 apr. (Adnkronos) - Il 13 agosto 2007 Chiara Poggi, 26 anni, viene uccisa nella sua villetta di via Pascoli a Garlasco, in provincia di Pavia. E' il fidanzato Alberto Stasi, allora 24enne laureando alla Bocconi, a dare l'allarme. Entra dalla porta socchiusa, cammina sul pavimento sporco di sangue, poi scopre il cadavere sulle scale che portano in taverna. Su di lui puntano, da subito, le indagini. A non convincere gli investigatori sono le sue scarpe 'immacolate', l'assenza delle sue impronte sul pavimento di casa Poggi e una serie di dettagli sul ritrovamento della vittima. Elementi che, a una settimana dall'omicidio, lo portano all'iscrizione nel registro degli indagati. Sara' il ritrovamento del Dna della vittima sui pedali della sua bici bordeaux da uomo a far parlare di 'pistola fumante': per il biondino scattano le manette, ma di fronte a un quadro probatorio non convincente il gip Giulia Pravon lo rimette in liberta'. Il gup Stefano Vitelli giudica l'imputato con rito abbreviato, ma il processo lampo si 'complica': il giudice dispone ulteriori accertamenti per sopperire ad "alcune significative incompletezze d'indagine". Nella battaglia processuale finiscono il computer dell'imputato, l'orario della morte e la perizia sulle macchie di sangue presenti nella villetta di via Pascoli. L'accusa chiede la condanna a 30 di reclusione. Diversi gli indizi raccolti contro l'ex fidanzato: le scarpe 'candide', i pedali della sua bicicletta con tracce ematiche della vittima, le sue impronte miste al Dna di Chiara trovate sull'erogatore del sapone nel bagno dove l'assassino si e' lavato. Nessun alibi, secondo l'accusa, per l'ex fidanzato: non era al computer mentre Chiara veniva uccisa. (segue)