Euro, Berlusconi con Libero: "O si cambia o si esce. Braccio di ferro con la Merkel"

di Giulio Bucchidomenica 9 giugno 2013
Euro, Berlusconi con Libero: "O si cambia o si esce. Braccio di ferro con la Merkel"
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Cambiare l'Europa, oppure uscire dall'euro. E' categorico, Silvio Berlusconi: mercoledì aveva già spiegato che il compito del governo Letta nelle prossime settimane sarà andare in Europa e imporre una linea meno rigorista, senza piegarsi ai diktat di Berlino. Oggi, in un colloquio con il direttore Giuliano Ferrara per il Foglio in edicola venerdì 7 giugno, e anticipato in parte sul sito del quotidiano d'opinione, va nel dettaglio. E a giudicare dall'anteprima, sono tanti i punti di contatto con la campagna/dibattito lanciata domenica scorsa da Libero con l'editoriale del direttore Maurizio Belpietro. Per tutta la settimana, il nosto quotidiano ha ricoradto che l'euro, così come concepito fino ad oggi, crea più problemi di quanti ne risolva. Soprattutto al nostro Paese. Finora parlarne, magari proponendo un'uscita ordinata dalla moneta unica, è stato un tabù. Ma la folle idea sembra sempre meno folle, alla luce della crisi che sta mettendo in ginocchio l'Europa. Euro sì, euro no: vai al dossier di Libero   Questo euro non va. Possiamo dirlo? Leggi l'editoriale di Belpietro Dieci buoni motivi per uscire dall'euro Ecco cosa succede se si esce dall'euro Tornare alla lira si può: in 2 anni "Braccio di ferro con la Merkel" - "Bisogna che il governo sappia con autorevolezza ingaggiare un braccio di ferro - incalza il Cavaliere -, senza strepiti ma con grande risoluzione, allo scopo di convincere i paesi trainanti dell’Europa, e in particolare la Germania di Angela Merkel, che siamo di fronte a una alternativa secca: o si rimette in moto in forma decisamene espansiva il motore dell'economia, compreso quello finanziario legato alla moneta unica, uscendo dalla paralizzante enfatizzazione della crisi da debito pubblico, oppure le ragioni strategiche della solidarietà nella costruzione europea, dall'unione bancaria a tutto il resto, si esauriscono e si illanguidiscono fino alla rottura dell’equilibrio attuale".  "O si cambia o addio euro" - La rottura dell'equilibrio attuale è, in sostanza, quello che Libero sta scrivendo da qualche giorno. "Un’Italia che perde ancora peso e ricchezza oltre quello che ha già perso - spiega il leader del Pdl -, pronta ad essere messa all'incanto con metodi egemonici da chi è in posizione di forza, non è una prospettiva accettabile. Questo è il contenuto vero di quello che chiamo il braccio di ferro. O è così o ciascuno deve trovare le proprie soluzioni nazionali o regionali, scomponendo i meccanismi dell'area dell’euro".