Roma, 5 giu. (Adnkronos) - Il 'Ring' in sette giorni. 'Das Rheingold', 'Die Walkure', 'Siegfried' e 'Gotterdammerung' una dopo l'altra, una sera dopo l'altra, in due riprese: la prima nella settimana che va dal 17 al 22 giugno, la seconda nella settimana dal 24 al 29 giugno. Quattro opere - una 'vigilia' e tre 'giornate' - quattro spettacoli, quindici ore di musica nella lunga ma concentrata unita' di tempo della stessa settimana. Lunedi', martedi', giovedi', sabato. Un progetto nello spirito di Wagner, che realizzo' il sogno della prima esecuzione integrale della 'Tetralogia' nel nuovo Festspielhaus di Bayreuth, fra il 13 e il 17 agosto del 1876. Nell'anno che unisce Verdi e Wagner nella celebrazione delle loro nascite (1813), il Teatro alla Scala inscrive nella sua stagione 2012-2013 una 'Tetralogia', il piu' visionario viaggio nel tempo e nell'uomo che il teatro musicale abbia creato da Monteverdi a oggi: quattro allestimenti diversi, ma legati in uno stesso progetto, firmato dal regista Guy Cassiers, sotto la direzione di Daniel Barenboim, con quattro cast di specialisti wagneriani. La Scala ha una storia wagneriana con radici lontane. L'opera con cui Arturo Toscanini debutto' alla Scala, il 26 dicembre del 1898, trentunenne, fu 'I maestri cantori di Norimberga'. Da allora e fino al suo sbarco oltreoceano, Toscanini diresse ogni anno, accanto a 'Aida', 'Traviata', 'Rigoletto', 'Falstaff', 'Otello' e 'Un ballo in maschera', titoli wagneriani in quasi perfetta proporzione: 'Lohengrin', 'Tannhauser', 'Tristano e Isotta', 'Sigfrido', 'La Walkiria', 'Il crepuscolo degli dei', 'I maestri cantori'. (segue)