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I Mortadella-Boys rivelanola missione di Prodi:rovinare Massimo D'Alema

Indiscrezioni dal Transatlantico su Dagospia: il Prof pronto a spezzare il patto Baffino-Renzi su Europarlamento e Palazzo Chigi
di Ignazio Stagno domenica 9 giugno 2013

2' di lettura

Dentro il Pd continuano le lotte intestine. Le correnti si adeguano ai tempi e preparano le prossime mosse. I 101 franchi tiratori che hanno affossato Romano Prodi sulla via de Quirinale hanno lasciato un segno dentro il partito. Se ne discute ancora e la vendetta sembra essere sempre all'ordine del giorno. C'è un grande asse che sta nascendo che va da Massimo D'Alema a Matteo Renzi. I due, secondo quanto racconta Dagospia.com, dopo le scaramucce della campagna elettorale che hanno portato alla non-candidatura di D'Alema immolato sull'altare della rottamazione, fanno coppia fissa per costruire il nuovo Pd.  Matteo a Roma, Baffino in Europa - Gli obiettivi sono chiari. Il sindaco dovrebbe andare alla segreteria del Nazareno per poi provare la scalata a palazzo Chigi, Baffino invece mira alle elezioni europee del 2014 e punta alla poltrona di presidente del parlamento europeo. Un patto quello siglato dai due, che in questi giorni si sono incontrati a Firenze, che dovrebbe portare una sorta di "pax dalemiana" dentro le tormentate stanze del partito. Guglielmo Epifani, il neosegretario verebbe defenestrato dal giovane sindaco e in cambio il rottamatore manderebbe in Europa Baffino per fargli chiudere la carriera al posto di Martin Schulz. Ostacolo Prodi - Ci sarebbe un problema però. E bello grosso (o grasso). Secondo Dagospia.com, l'ostacolo si chiama Romano Prodi. Il prof di Bologna si lecca ancora le ferite. Voleva stare al posto di Napolitano ma qualcuno nel suo partito ha pensato bene di farlo fuori. I maggiori indiziati per lo sgambetto a Prodi sono ancora i dalemiani e il loro Re Baffino. In Transatlantico i prodiani hanno giurato guerra a D'Alema al punto che la pattuglia di fedelissimi di Mortadella vuole azzoppare la candidatura di D'Alema all'Europarlamento. "Romano impiegherà il resto dei suoi giorni a compiere una missione che considera prioritaria e coerente con gli interessi veri del Paese. Impegnarsi tutti i santi giorni per rompere il c...o a Massimo", questo il pensiero prodiano che secondo Dagospia.com va di moda tra Montecitorio e palazzo Madama. Insomma se queste indiscrezioni fossero vere D'Alema e Renzi prima di prendere il timone in mano dovranno passare sul cadavere di Prodi. (I.S)

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