Al via raccolta fondi per sostenere le oasi del Wwf, 37.000 ettari di natura

II 19 maggio aperture gratuite in tutta Italia
domenica 12 maggio 2013
Al via raccolta fondi per sostenere le oasi del Wwf, 37.000 ettari di natura
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Roma, 6 mag. - (Adnkronos) - Gli antichi boschi costieri di Macchiagrande e Foce dell'Arrone, ritagliati nel cemento del litorale romano; gli Stagni di Focognano, a due passi da Firenze; le falesie gessose di Torre Salsa, in Sicilia, 'strappate' al progetto di un centro di villeggiatura. Senza l'attività del Wwf, oggi al posto del Lago di Burano all'Argentario, o della prima valle da pesca protetta a Valle Averto, nella Laguna Veneta, ci sarebbero riserve di caccia, e al posto delle Saline di Trapani, un'area industriale. In quasi 50 anni di attività sul campo, il Wwf è riuscito a salvare 37.000 ettari di natura creando oltre 100 oasi in tutta Italia. Ma le minacce continuano e serve un'azione quotidiana. Per questo parte la nuova campagna di raccolta fondi. Dal 5 al 26 maggio si dona al 45506, via sms o chiamata, per contribuire al mantenimento di questo patrimonio e creare due nuove oasi: una "Casa per l'Orso" in Trentino (ne restano circa 50 sulle Alpi, meno di 100 in tutta Italia) e una "spiaggia sostenibile" in Sardegna, per proteggere una delle coste più selvagge nel nord dell'isola puntando al turismo responsabile. Negli ultimi due anni, grazie agli sms di tantissimi italiani, il Wwf ha salvato il Bosco dell'Arrone, sopravvissuto alla cementificazione del litorale romano, e la splendida spiaggia di Scivu ad Arbus, una delle più incontaminate della Sardegna. Per conoscere da vicino queste aree protette, il 19 maggio oasi aperte gratuitamente in tutta Italia con iniziative per tutte le età: esplorazioni di zone umide e boschi, avvistamenti di cervi e caprioli, fenicotteri e anatre selvatiche, percorsi sulle tracce di lontre e lupi, costruzione di nidi, possibilità di fotografare fiori e farfalle e di liberare rapaci e tartarughe, e poi percorsi sensoriali, spettacoli, concerti tradizionali, pic-nic, mercatini biologici (programma su www.wwf.it/oasi). Le oasi sono presidi di legalità e natura, dove habitat e specie sono al sicuro. Tra queste, Dalle oasi sono nati parchi nazionali, come quello della Majella o dei Monti Picentini. Altre sono polmoni verdi per le città, come Vanzago a Milano, Cratere degli Astroni in piena Napoli o Ripa Bianca di Jesi. Molte, come Monte Arcosu, Bosco Rocconi, Bosco Foce dell'Arrone, sono nate proprio grazie a campagne di raccolta fondi. Ogni anno circa 400.000 persone, di cui due terzi sono giovani e scolaresche, le frequentano. Ma le minacce continuano: nell'Oasi di Penne, in Abruzzo, si erano già aperti i cantieri per una strada; l'Oasi di Vanzago è interessata da un piano cave e a Orbetello aleggia lo spettro di nuove infrastrutture. Senza contare gli incendi estivi, l'azione dei bracconieri e gli effetti dei cambiamenti climatici che colpiscono boschi e ambienti preziosi. "La natura è un diritto inalienabile composto di beni comuni, accessibili, equamente distribuiti - dichiara Fulco Pratesi, fondatore e presidente onorario di Wwf Italia - Per vivere bene, bere, mangiare, respirare, dobbiamo vivere in una natura di qualità. Dobbiamo ricucire il rapporto tra uomo e natura, aumentare l'attenzione per habitat e specie, eliminare le minacce che stanno alterando gli equilibri del pianeta, cambiare i comportamenti che portano a scelte sbagliate. Il WWF pone la natura al centro della sua azione. E le Oasi ne sono la parte fondante. Ma possono vivere solo con il sostegno di tutti gli italiani, a cui oggi lanciamo il nostro appello".