Palermo, 11 lug. - (Adnkronos) - Ad incastrare Francesco Arcuri, Salvatore Ingrassia ed Antonino Siracusa e' stata in particolare un'intercettazione. Un'ora prima dell'omicidio del penalista Enzo Fragala', barbaramente ucciso a bastonate a Palermo nel febbraio del 2010 e morto dopo tre giorni di coma, i tre parlavano tra loro. "Chiddi unn'e' cuntu ca' s'annu arricugghiutu cu' u cuoso i lignu" (quelli ancora non sono arrivati con quel coso di legno, ndr) dice Siragusa agli altri due. Una frase inserita in una lunga conversazione che fa riferimento ad un piano delittuoso da compiere con l'impiego di un'auto e di una moto di cui disfarsi, di un appostamento da fare e, appunto, dell'utilizzo di un bastone di legno con cui commettere il delitto. Le telecamere della zona documentano poi la presenza, a pochi metri dall'ufficio della vittima, di Siragusa ed Ingrassia, i due basisti che hanno fornito supporto logistico al killer. Subito dopo la violenta aggressione vengono ripresi da un sistema di video sorveglianza, mentre si allontanano dal luogo del delitto, che, invece, aveva attirato l'attenzione di numerosi passanti. Anche l'assassino, individuato dagli investigatori in Arcuri, per via della sua corporatura, si da' alla fuga e dopo aver raggiunto una moto guidata da un complice si allontana. Le ordinanze di custodia cautelare, emesse dal gip Ferdinando Sestito, hanno raggiunto in carcere i pregiudicati per mafia, Francesco Arcuri e Salvatore Ingrassia, entrambi affiliati al mandamento palermitano di Porta Nuova.