Quando il calcio va oltre le menomazioni, le disabilità e le difficoltà di un bambino privo degli arti inferiori. Quando il calcio non rappresenta solo business, liti, risse sugli spalti, violenza e rivalità comincia a rivelare la sua indicibile magia e a fare il suo dovere. Un dovere civico, sociale, che spezza le catene del pregiudizio e si nutre solo di gioia, divertimento e passione. La stessa passione dimostrata dal giovane Marshall Johnson che, a causa della meningite, ha dovuto rinunciare a tutti i suoi arti ma non per questo all’amore per il pallone ed il suo Tottenham. Così gli Spurs domenica, han deciso di invitare il piccolo che, aiutato dalle protesi in fibra di carbonio (stile Pistorius), ha scambiato alcuni calci con i giocatori del White Heart Lane. Un gesto straordinario, sublime, in altre parole romantico che colpisce dritto al cuore e ci restituisce la grandezza di questo meraviglioso gioco, grazie Tottenham, grazie Marshall piccolo grande uomo.