L'idillio è finito, sulle pagine di Repubblica si è celebrato il divorzio tra Eugenio Scalfari e Barbara Spinelli prestigiosa editorialista di Repubblica. Al centro delle critiche di Barbapapà, la giornalista considerata troppo vicina a Beppe Grillo e a Napolitano. Scalfari le ricorda che "l'Italia è un paese incline di demaghoghi di ogni risma" per questo è sbagliato, sostiene, credere che "il grillismo vada sperimentato come asupisca Spinelli. Le dà dell'ignorante per quando fa riferimento agli appunti su Napolitano affidati alla recitazione di Travaglio contenuto nel libro "Viva il re" dove la Spinelli racconta di particolari che rigardano il colloquoio avuto di persona con il Presidente della Repubblica. La bacchetta ricordonadole che è figlia di "Altiero Spinelli politico e pensatore considerato uno dei padri dell'Europa unita a cui Napolitano era legato da uno stretto legame di solidaritetà politica". Insomma, siccome è figlia di tale padre, la Spinelli non avrebbe dovuto criticare Napolitano seppur per il tramite di Travaglio. La domanda che sorge è se lei che lasciò la Stanpa nel 2010 perché considerata troppo morbida con Berlusconi non passerà al Fatto. Intervistata dal Corriere, la giornalista preferisce non parlare. Gad Lerner, sul suo blog, ha parlato di una "ramanzina impropria e zdi pessiomo gusto". Certo è che il fronte unico anti-Cav con il governo delle larghe intese si è spaccato.