Quelle figure nere a spasso per Scanno. Giacomelli in mostra al Vinitaly

Dal 7 al 10 aprile 2013 a Verona
domenica 7 aprile 2013
Quelle figure nere a spasso per Scanno. Giacomelli in mostra al Vinitaly
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Verona, 6 apr. - (Ign) - Scanno vista da Mario Giacomelli al Vinitaly 2013. Il reportage che ritrae il piccolo borgo d'Abruzzo, realizzato alla fine degli anni '50 dal celebre fotografo di Senigallia, sarà in mostra dal 7 al 10 aprile 2013 a Verona, in occasione della kermesse più attesa dagli amanti del vino. Il pubblico che si affaccerà al Padiglione 11 Abruzzo del Vinitaly avrà, dunque, l'occasione di ammirare "Scanno. La serie completa", un mosaico di immagini (per la prima volta insieme gli scatti più importanti del fotografo dedicati all'Abruzzo) che raccontano uno scorcio in bianco e nero dell'Italia anni Cinquanta. Foto che presentano un paese violato, smontato e ricostruito dall'occhio meccanico di Giacomelli, in un'esperienza che lui stesso narrò così: "(Sono andato a Scanno) perché avevo voglia di fare cose diverse da quelle che facevo allora e perché a Scanno sono andati tutti i fotografi del mondo. E' stata un'esperienza meravigliosa perché proprio a Scanno è nata l'idea di usare la tecnica del bruciato, procedimento di cui sono fiero. Odio le immagini che rimangono così come la macchina le vede. Riprendere un soggetto senza però modificare niente è come avere sprecato tempo (…) tutto ciò che per me è stato godimento fotografico nasce a Scanno. La prima volta venivo da Pescara. Una volta arrivato sono sceso dall'automobile a precipizio e mi sono anche fatto male, emozionato com'ero nel vedere per la prima volta queste figure nere, le mucche nere, le galline. Tutte a spasso per il corso". Foto della serie "Scanno" sono tutt'oggi esposte al Museo di Arte Moderna di New York, in quello della Virginia e in diversi musei europei tra cui il Puskin di Mosca. Fu nella primavera del 1957 che Mario Giacomelli si recò a Scanno, un villaggio dell'Italia centrale che aveva affascinato anche Henri Cartier-Bresson. Il fotografo marchigiano produsse allora capolavori come Scanno Boy. Negli anni Sessanta John Szarbowski, all'epoca direttore del dipartimento di fotografia del MOMA di New York acquistò alcune immagini dalla serie 'Scanno' e le pubblicò nel volume "Looking at Photographs: 100 Pictures from the collection of the Museum of Modern Art". Il fotografo morì a Senigallia il 25 novembre 2000. Oggi è internazionalmente riconosciuto come uno dei principali maestri della fotografia italiana.