Roma, 30 set. (Adnkronos) - "Denunciamo ancora una volta la gravissima situazione in cui versa il Poliambulatorio di Via Ramazzini 31. Trascorso piu' di un anno dalla chiusura del Poliambulatorio di Via Pascarella, il nuovo presidio sanitario offre la meta' delle prestazioni precedentemente erogate causando gravissimi disagi ai cittadini, un allungamento dei tempi di attesa e mortificando le professionalita' dei lavoratori". Cosi', in una nota congiunta, Marina Pierlorenzi, segretaria generale Cgil Roma Centro Ovest Litoranea, Loreto Babalini, segretario generale Spi Cgil Roma Centro Ovest Litoranea ed Enrico Gregorini, segretario generale Fp Cgil Roma Centro Ovest Litoranea. "I servizi sanitari chiusi a tutt'oggi sono: l'ambulatorio di fisioterapia e quelli di foniatria, audiologia, oncologia, mammografia, M.O.C., prove da sforzo, Holter P.A., Holter E.C.G. Alcuni medici inoltre - prosegue la nota - sono stati trasferiti e non sostituiti: una ginecologa e' stata trasferita al presidio di Via Colautti, una cardiologa e' stata trasferita a Fiumicino, un otorino e' andato in pensione senza essere sostituito. Altresi', ci sono macchinari chiusi in magazzino e non utilizzati". "A nostro giudizio - concludono - piu' che un trasferimento per migliorare e potenziare i servizi, sembra uno smantellamento del poliambulatorio territoriale, in contraddizione tra l'altro con le linee guida della Regione Lazio. In mancanza di risposte adeguate metteremo in atto, insieme alla cittadinanza, tutte quelle azioni necessarie per ottenere un presidio sanitario territoriale efficiente e con l'offerta di tutti i servizi".