Ghedini e l'aranceto che regalò a Berlusconi, gli azzurri: "E' uno iettatore"

A villa Certosa Silvio passeggia tra decine di alberi da agrumeto. Ora, dopo la condanna, il legale è nel mirino degli azzurri: "Sapeva, ha portato sfiga"
di Ignazio Stagnodomenica 29 settembre 2013
Ghedini e l'aranceto che regalò a Berlusconi, gli azzurri: "E' uno iettatore"
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Un aranceto per Silvio Berlusconi. E' questo il curioso regalo che il Cav ha ricevuto dal suo avvocato Niccolò Ghedini qualche anno fa. L'ex premier da sempre ha il pollice verde e non ha mai nascosto la sua passione per piante e fiori. Ma adesso dopo la condanna della Cassazione, quel regalo è diventato una sorta di beffa. Una serie di alberi, piantati e ormai cresciuti nell'immenso parco di villa Certosa, sono diventati una tappa irrinunciabile per le passeggiate pomeridiane del Cav. Ora, secondo quanto racconta l'Espresso, le battute al veleno fra i parlamentari azzurri su quell'aranceto si sprecano. Così Ghedini è finito nel mirino delle malelingue pidielline che lo etichettano come "iettattore". Qualcuno dell'inner circle di Berlusconi sottolinea come sia "facile fare simili regali se chi li riceve ti paga parcelle milionarie". Poi c'è chi attribuisce una dose di preveggenza all'avvocato penalista: "Sapeva che prima o poi lo avrebbero spedito ai domiciliari e al posto di portargli le arance in carcere, gliele ha piantate in casa", ironizza un azzuro. (I.S.)