Conclave, fumata bianca: il Papa è cardinal Bergoglio. Si chiamerà Francesco

di Andrea Tempestinidomenica 17 marzo 2013
La fumata bianca

La fumata bianca

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Habemus Papam. Il nuovo Papa c'è, la Chiesa cattolica ha il suo Pastore. Contro tutti i pronostici si tratta del cardinal Jorge Mario Bergoglio, 76 anni, argentino di Buenos Aires (leggi la scheda: chi è Bergoglio), che prende il nome di Francesco I. Un nome pesante. Un nome importante. Un nome che, in un periodo di scandali e turbolenze per la Chiesa, è tutto un programma: povertà e semplicità. Francesco I, un Papa "con la ramazza" per ripulire la Curia dagli scandali finanziari, da quelli della pedofilia e dalle correnti velenose che hanno innescato il caso Vaticanleaks. Il Poverello di Assisi - Come detto, la scelta del nome Francesco da parte di Papa Bergoglio è un segnale preciso. Il riferimento è alla povertà e alla semplicità che deve tornare ad essere lo stile della Chiesa cattolica, travolta dagli scandali negli ultimi anni. Ma è significativo anche un altro aspetto della figura del Poverello di Assisi, la sua vocazione - ricevuta nella chiesina di San Damiano - alla ricostruzione della Chiesa. E il fatto che a darsi questo nome sia il primo Papa gesuita della storia, figlio quindi di Ignazio e non di Francesco, rappresenta un altro fortissimo segnale nella direzione dell’unità della Chiesa. Scegliendo Bergoglio i cardinali hanno dato anch’essi un segnale: basta con una Curia autoreferenziale nella quale ci sono stati intrighi e tradimenti. I frati francescani di Assisi, da par loro, "rendono lode a Dio e gioiscono per l'elezione del Sommo Pontefice Jorge Mario Bergoglio". Sempre della scelta del nome, ha parlato monsignor Alessandro Plotti, amministratore apostolico della diocesi di Trapani: "Una sorpresa è il nome, Francesco. Questa scelta è una bomba. Vuol dire che il Papa vuole impostare il suo ministero dando il primato ai poveri, non solo a coloro che sono poveri economicamente, ma ai poveri di spirito, ai poveri di dignità perchè la riacquistino. E’ un ritorno all’essenzialità del Vangelo che è il Vangelo dei poveri". Quindi le parole di Mario Staderini, segretario dei Radicali, che ha rimarcato che "mai nessun pontefice aveva in questi otto secoli scelto di chiamarsi come il poverello di Assisi, richiamandosi cioè a colui che si spogliò da tutti i suoi avere per meglio vivere secondo la forma del Vangelo, piuttosto che vivere secondo la forma della Chiesa di Roma". LA CRONACA: DALLA FUMATA BIANCA AL DISCORSO DI FRANCESCO La nomina di Bergoglio è stata annunciata dal Protodiacono, il cardinale Jean-Louis Tauran, ha stupito i fedeli: il nome è stato accolto a San Pietro quasi in silenzio, la piazza sbigottita. "Annuntio vobis gaudium magnum: Habemus Papam! Eminentissimum ac reverendissimum dominum, dominum Georgium Marium, sanctae Romanae Ecclesiae cardinalem Bergoglio": questa la classica formula recitata da Tauran. Il nome di Bergoglio non era mai entrato nel novero dei favoriti, anche perché il suo era stato considerato "bruciato" nel Conclave precedente (era tra i papabili del 2005 e secondo diverse ricostruzioni contese a Joseph Ratzinger l'elezione, risultato il secondo più votato dopo Benedetto XVI). Il primo non europeo - Si tratta del primo Papa sudamericano, del primo Pontefice non europeo, un gesuita con posizioni significativamente divergenti rispetto a quelle di Ratzinger.  L'attesa in una piazza San Pietro festante si è protratta per più di un'ora (per l'annuncio di Ratzinger si attesero 45 minuti). La fumata bianca, contro le attese (si pensava slittasse al terzo giorno di Conclave), è  arrivata alle 19.06 di mercoledì 13 marzo. E' stato eletto il 265esimo successore di Pietro che subentra a Benedetto XVI, dopo la sua rinuncia al Soglio di Pietro. Nei minuti precedenti l'annuncio di Tauran si faceva il nome di Angelo Scola: il profilo twitter del cardinale era sparito e questo faceva pensare a una sua nomina. Ma tutte le attese e tutti i pronostici sono stati sovvertiti. E' stato invece riaperto il profilo twitter del Pontefice, dove Bergoglio ha cinguettato: "Habemus Papam Franciscum". La messa di inaugurazione del Pontificato, ha annunciato il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, si terrà martedì mattina. Si è poi appreso che tra i primi gesti di Bergoglio dopo il discorso a San Pietro, c'è stata la telefonata al suo predecessore, Joseph Ratzinger. Il discorso - Nel suo primo intervento da Pontefice, Francesco I ha esordito spiegando che "mi hanno scelto dalla fine del mondo" (leggi l'intervento integrale di Papa Francesco I). Quindi la "preghiera per il nostro vescovo emerito Benedetto XVI", accolta con un lungo applauso dalla folla. "Preghiamo tutti insieme per lui - ha aggiunto il Papa - perché il Signore lo benedica e la Madonna lo custodisca". Quindi Francesco I ha avviato il Padre Nostro, l'Ave Maria e il Gloria. Quindi il congedo: "Fratelli e sorelli vi lascio, grazie tante dell'accoglienza. Pregate per me, a presto. Domani voglio pregare la Madonna perché custodisca tutta Roma. Buona notte e buon riposo". Così alle 20.34 Papa Bergoglio ha fatto rientro nell'Aula delle Benedizioni. E' iniziato il suo Pontificato. Campane a festa - Subito dopo la fumata - inizialmente nera, per qualche secondo si era pensato che ci sarebbe stata una terza giornata di Conclave -, quando era chiaro che il Pontefice era stato eletto, le campane della Basilica di San Pietro hanno preso a suonare a festa. Il rintocco delle campane era accompagnato dal fumo bianco che continuava a uscire dal comignolo sul tetto della Cappella Sistina. In piazza San Pietro la gioia dei fedeli e il delirio festante della folla, raccolta in attesa di conoscere il nome del nuovo Papa (una gioia che si è smussata all'annuncio di Bergoglio): grida di entusiasmo, sventolio di bandiere tra le persone raccolte nonostante la pioggia. I fedeli, in preda alla gioia, gridavano in coro "Habemus Papam, impossessandosi di quella che è una prerogativa del rituale della Chiesa Cattolica. Per le forze dell'ordine un momento difficile: quasi impossibile far passare ai controlli i visitatori che dopo l'annuncio si sono aggiunti in massa ai fedeli già in piazza. Molti di loro si riversavano in piazza San Pietro passando per le strade limitrofe alla basilica. Diversi di loro, all'invito di passare per i varchi con gli agenti addetti ai controlli, sono sgusciati via scavalcando le transenne per arrivare in una piazza gremita oltre misura. Gioia degli argentini - Dopo l'elezioni di Bergoglio, in San Pietro, in prossimità del sagrato, sventolavano le bandiere argentine. Sono i fedeli del paese sudamericano i grandi protagonisti di questa serata. "Viva l’Argentina", è l’urlo che si levava dal folto drappello di sudamericani. "Il Papa è molto amato dalla gente", testimoniava una giovane che, dice, vive a 400 chilometri da Buenos Aires. "Siamo contentissimi, felicissimi, proprio non ce l’aspettavamo. Quando ho sentito pronunciare il suo nome non ci credevo e ho dovuto farmelo ripetere pià volte. Potete immaginare la nostra emozione". Quinta votazione - Con buona probabilità, il Papa è stato eletto alla quinta votazione. Negli ultimi 167 anni, nei precedenti undici Conclavi, la decisione è stata sempre raggiunta in tempi rapidi: da un minimo di due giorni a un massimo di cinque. Secondo quanto riporta il sito Zenit, in termini statistici, i più rapidi furono quelli che portarono all’elezione di Leone XIII (Vincenzo Gioacchino Pecci) nel 1878 e Pio XII (Eugenio Pacelli) nel 1939: due soli giorni e tre votazioni. Per quest’ultimo, è una curiosità, non vi erano dubbi sul suo nome ma Pacelli, anche se entrò in Conclave "già Papa" non fu eletto alla prima votazione.