(Adnkronos) - Le opere del periodo iniziale sono caratterizzate dall'uso 'espressionistico' della puntasecca, mentre dagli anni Sessanta le tecniche si fanno piu' sofisticate e complesse (acquaforte, acquatinta, vernice molle, ossidazioni), usate insieme per raggiungere quel grado d'intensita' voluto dall'artista. Si ricordano, ad esempio, incisioni come 'La scansia', dove torna l'immaginario pittorico di Lattes (oggetti, bambole, inquiete presenze nello studio) esaltato dalla fascinazione del bianco e nero. Tuttavia, quando l'ispirazione lo richiede, l'artista, fecondissimo e infaticabile disegnatore, si abbandona alla scorrevolezza del puro segno, diretto ed energico, ma capace di fulminei squarci di autentico lirismo. Tra le altre iniziative per celebrare la figura di Lattes: la mostra 'L'Io spezzato', curata da Marco Vallora alla Galleria Massucco di Acqui Terme (3 ottobre-9 novembre); il Premio Bottari Lattes Grinzane, che venerdi' 11 e sabato 12 ottobre portera' a Torino il vincitore Alberto Arbasino e i finalisti Chad Harbach (Usa), Zeruya Shalev (Israele) e Melania Mazzucco (con appuntamenti al Teatro Piccolo Regio e al Teatro Gobetti); le nuove edizioni dei romanzi 'Il borghese di ventura' e 'L'incendio del Regio' (Marsilio); il lancio del nuovo Premio Mario Lattes per l'incisione; la pubblicazione del Catalogo generale delle incisioni di Lattes. Spazio Don Chisciotte e' il nuovo luogo espositivo ideato e voluto da Caterina Bottari Lattes, presidente della Fondazione Bottari Lattes, inaugurato nel mese di aprile 2013 con la mostra 'Pittoriscrittori'. Porta il nome della storica galleria romana diretta da Giuliano De Marsanich, che apri' nel 1962, testimonial Alberto Moravia, con una mostra di Mario Lattes. "Chisciotte significa rischio - spiega Caterina Bottari Lattes - ma anche speranza. Sembra questo il modo migliore per ricordare Mario Lattes, figura d'intellettuale 'anomalo' nel panorama torinese della seconda meta' del '900, editore, scrittore, pittore, uomo che ha saputo osservare il suo tempo in modo lucidamente critico, proponendo un modello culturale che si rivela oggi, sempre piu' attuale e stimolante".
