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Prodi un anno fa era in ginocchio dal dittatore kazako Narbayev

L'ex premier ad Astana è di casa. Prodi è ufficialmente membro dell’ International Advisory Board del presidente kazako. S’incontrano spesso ogni anno e Mortadella si riempe il portafoglio
di Ignazio Stagno domenica 21 luglio 2013

2' di lettura

Per la sinistra la crisi kazaka è un "affaire" che riguarda solo il centrodestra e Angelino Alfano. Memoria corta. A stringere le mani del presidente kazako  Nursultan Nazarbaev non c'era solo Silvio Berlusconi, ma anche, Romano Prodi. "Mortadella" ad Astana è di casa. Come racconta Der Spigel lo scorso 13 marzo, Prodi addirittura lavora per il governo kazako. "Gusenbauer, Kwaniewski e Prodi sono ufficialmente membri dell’Intenarnational Advisory Board di Nazarbayev. S’incontrano spesso ogni anno  nella più recente occasione due settimane fa nella capitale kazaka Astana – e ciascuno di loro percepisce onorari annuali che raggiungono le sette cifre. Secondo la stampa britannica, l’ex primo ministro britannico Blair, pure lui advisor, riceve ogni anno compensi che possono arrivare a 9 milioni di euro (11,7 milioni di dollari)", racconta la testata tedesca. Insomma Prodi ama stare a casa Nazarbaev e soprattutto graziue a quello che ora viene indicato da tutti come un "dittatore", l'ex premier si riempe il portafoglio. Ma i precedenti tra Prodi e Nazarbaev non finiscono qui.  Mortadella kazako - La sinistra scorda il pragmatismo di Romano Prodi che incontrò il leader kazako nel 2002 come presidente della Commissione Ue e poi nell'ottobre del 2007 volò ad Astana per stringere proficui accordi commerciali. Ecco cosa diceva Prodi dopo le sue lunghe chiaccherate con Nazarbayev:  "Sono contento dei messaggi rassicuranti arrivati sia dal presidente che dal primo ministro. Mi hanno detto che il Kazakistan non ha intenzione di cambiare la sua politica di apertura alle aziende straniere e che rispetterà pienamente le norme internazionali'.  Sottolineo l'amicizia' fra i due Paesi - l'Italia è stato il primo Paese a riconoscere il Kazakistan come Stato indipendente dopo il disfacimento dell'Unione sovietica. Anche quando sorgono difficoltà, che sono normali fra amici, queste vengono risolte con il dialogo". Ma si sa per il Pd e soprattutto per Sel, l'unico vero amico di Nazarbaev è Berlusconi. Le visite prodiane ad Astana si scordano subito. (I.S.)

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