Roma, 15 lug. - (Adnkronos) - "Ennesima vittima, ennesimo lavoratore non denunciato, ennesima beffa. Dobbiamo purtroppo registrare con grandissima amarezza che le morti sul lavoro in edilizia, e non solo, coincidono quasi sistematicamente con la menzogna". Lo dichiara Anna Pallotta, segretario generale della Feneal Uil Roma. "E allora proviamo ad immaginarlo questo lavoratore romeno, deceduto qualche ora fa - prosegue - che in compagnia del titolare di una ditta mai vista prima (il titolare pare abbia dichiarato di averlo conosciuto soltanto nelle ore precedenti per effettuare un sopralluogo in vista di alcuni lavori da eseguire) si reca a fare una semplice ispezione alle prime ore di una calda giornata di luglio. E per muoversi piu' agevolmente, nell'afa, e visonare al meglio le lavorazioni da eseguire, i due pensano bene di portare con se' carriola, materiali, funi, tiranti. Poi, quasi inspiegabilmente, colmo di una fatalita' atroce, la ringhiera del balcone presso il quale il lavoratore stava eseguendo questo strampalato sopralluogo cede". "Nel nostro lavoro sindacale presso i cantieri, ci troviamo spesso a dover richiedere alle Istituzioni di intensificare controlli e ispezioni in materia di sicurezza - aggiunge - Attendiamo che le indagini facciano il loro corso, ma rinnoviamo l'appello anche in questa ennesima luttosa occasione. In particolare, chiediamo che si presti grande attenzione alle piccole ristrutturazioni ed ai piccoli cantieri privati disseminati per la citta', che rappresentano quel poco che ancora resiste di un'edilizia stremata dalla crisi, e presso i quali si annidano con maggiore frequenza lavoro nero ed irregolarita'. Allo stesso modo, torniamo a rivolgere un appello al Governo affinche' siano stralciati dal decreto del fare quegli articoli che indebolirebbero, se approvati, l'impianto del Testo unico su igiene, salute e sicurezza nei luoghi di lavoro".