Firenze: Soprintendenza Polo Museale, da 'Report' informazione parziale e lesiva (3)

domenica 3 novembre 2013
Firenze: Soprintendenza Polo Museale, da 'Report' informazione parziale e lesiva (3)
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(Adnkronos) - La Soprintendenza lamenta poi che "non è stata data alcuna informazione sulle caratteristiche di questi atti concessori, in particolare circa le prescrizioni di tutela imposte al concessionario. Poiché la tutela dei luoghi e dei beni è una priorità per la Soprintendenza, se essa non appare garantita la concessione può essere negata, come varie volte è accaduto. Infatti, come previsto dalla sopra citata Circolare 85 del 4 marzo 2010 ('Attività eseguite nell'ambito di contratti e convenzioni per conto terzi') a firma del Segretariato Generale, durante gli eventi, le sedi museali sono vigilate dal personale della Soprintendenza e presidiate da funzionari responsabili, affinché gli accordi siano rispettati. Da sottolineare che questo genere di eventi non provoca la chiusura di spazi museali, in quanto vengono sempre effettuati a museo chiuso e non durante l'orario di apertura. Essi dunque non sottraggono niente al pubblico ordinario né ai soggetti destinatari di visite speciali (diversamente abili etc.) e di iniziative educative (scolaresche, famiglie ecc.), mentre offrono opportunità di visita in orari alternativi e con modalità che complessivamente configurano esperienze gradevoli. Gli eventi realizzati con la formula della concessione in uso, infatti, valorizzano e diffondono la conoscenza e l'apprezzamento dei musei anche fra un pubblico abitualmente meno interessato. Nel 2012, solo durante eventi ospitati nei musei del Polo Museale Fiorentino, si sono registrati circa 80mila visitatori in più rispetto alle presenze durante le aperture ordinarie". Nella sua terza precisazione la Soprintendenza afferma che "non è stato fatto cenno all'impiego degli introiti da concessioni in uso. Essi vengono destinati ad iniziative di conservazione, di tutela e di valorizzazione dei beni culturali, nonché all'incremento delle aperture dei musei. Se oltre la funzione informativa ed educativa consideriamo la dimensione finanziaria, si rileva che tali eventi non solo contribuiscono all'economia della città e del territorio - generando indotto nella ristorazione, nel settore alberghiero, nel terziario e nei servizi - ma assicurano alla Soprintendenza anche entrate direttamente provenienti dai canoni di concessione (che nell'anno 2012 hanno raggiunto la cifra di circa 800mila euro) inseribili nel bilancio. Tali introiti consentono di restaurare e garantire la manutenzione di beni, in aggiunta ai programmi ordinari e straordinari, e di incrementare le aperture dei musei stessi". "Le informazioni sopra riportate sono state omesse -sostiene la Soprintendenza- nel servizio messo in onda, sebbene le vigenti leggi sull'informazione presuppongano che le notizie fornite nell'esercizio del diritto di cronaca siano vere, o quanto meno seriamente accertate da parte del giornalista, e siano riportate in modo completo. Il che vale anche nel caso in cui si intervistino terze persone, a maggior ragione se l'intervista è diffusa in differita, come è accaduto durante la puntata di 'Report' dello scorso 28 ottobre. Anche in questo caso sussiste per il giornalista l'obbligo di controllare la veridicità di quanto dichiarato dall'intervistato". (segue)