Torna La Ganga, il fedelissimo di Craxi reduce di Tangentopoli

Ex capogruppo socialista alla Camera e referente di Bettino in Piemonte, entra come primo dei non eletti al Comune di Torino. Vent'anni fa ebbe dieci avvisi di garanzia e patteggiò diverse pene
di Matteo Legnanidomenica 28 luglio 2013
Torna La Ganga, il fedelissimo di Craxi reduce di Tangentopoli
1' di lettura

In una vignetta dei primi anni '90, Forattini lo raffigurava a bordo di un'auto anni '30 (di quelle usate dai gangster nei film di quegli anni) in compagnia di Bettino Craxi, Claudio Martelli, insomma il gotha del partito socialista. E sotto la scritta: "La Ganga" (gioco con la parola "gang"). A cavallo tra gli anni '80 e '90, Giusi La Ganga era uno dei più alti esponenti del Partito socialista craxiano: capogruppo alla Camera del Psi e referente di Bettino in Piemonte. E proprio in Piemonte, a vent'anni da quella Tangentopoli che lo vide suo malgrado tra i protagonisti con dieci avvisi di garanzia ricevuti e alcune pene patteggiate sempre per fatti di tangenti, Giusi La Ganga torna a fare politica attiva. Certo, da peone, ma pur sempre di politica si parla. Il fatto è che al Comune di Torino a trazione Fassino si sono liberati due posti: Roberto Tricarico ha infatti seguito Ignazio Marino a Roma, mentre Roberto Lorusso è diventato assessore. Spazio, allora, in Consiglio comunale, al primo dei non eletti: La Ganga, sulla cui candidatura tra le file del Pd, già due anni fa esplosero le polemiche. Fassino vinse, ma La Ganga non prese abbastanza voti per entrare al Comune. Ora i 5 Stelle hanno già ripreso la cagnara. Ma se uno ha i voti...