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Giannino si dimette da Fare: "Non mi volevo nemmeno candidare. Ma sono dadaista, ricamavo..."

di Giulio Bucchi domenica 24 febbraio 2013

2' di lettura

  Non chiamatelo ballista, semmai "dadaista". Nel giorno delle sue "dimissioni irrevocabili" dalla presidenza di Fare per fermare il declino (senza rinunciare alla candidatura: se eletto, ha per ora promesso di rinunciare al seggio), Oscar Giannino si racconta a Le invasioni barbariche e spiega perché ha mentito sulle false lauree e sul falso master alla Chicago University. "Per due motivi: all’inizio per una sorta di povertà rivendicata, perché provenivo da una famiglia con pochi mezzi. E poi per divertimento. Io dadaista, ricamavo". Come mai non aveva mai detto la verità? "Non mi ero posto il problema - spiega - non avevo la necessità di farlo perché di questa cosa non ho mai fatto un uso improprio. Ma quando mi hanno candidato, io l'ho detto che potevo mettere a rischio il movimento. E loro non capivano perché".  "La mia credibilità asfaltata" - Ma quasi scherza sulla cosa: "Io ci ho giocato molto, è vero". E poi raccontando di suoi trascorsi da attore, dice alla conduttrice Daria Bignardi: "Vede che c'è un nesso?". Su Luigi Zingales che "ha fatto scoppiare la bomba", dice che "ha un impulso incoercibile alla verità e trasparenza ed è una cosa positiva". Ma "un conto è la vita privata, una cosa sono le malversazioni pubbliche" e "non è vero che mi ha pregato in ginocchio di dire la verità, noi non ci siamo parlati". Chi è stato il più duro con Giannino? "Nessuno, anzi me stesso. Gli altri no. Mia madre no, mi dispiace per il dolore che le causo, alla sua età..", e "mio fratello è colpito, deluso ma solidale". Giannino non vuole invece parlare della moglie "perché ho letto cose oggi che non mi sono piaciute. C'è un limite". Giannino non nasconde alla fine il suo rammarico perché, ha detto, "la mia credibilità è ferita, bisogna ripristinarla ma ci proverò a superare questo momento. E poi ci sono decenni di lavoro pubblico sotto gli occhi di tutti... e ora tutto viene asfaltato così...". Ma conclude: "Ora do questo bell'esempio e da semplice aderente farò il possibile per togliere voti al centrodestra. Mi sono tagliato la testa, giocateci pure a bocce, ma dite a tutti che voi di Fare siete più credibili di me".   

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