Caso Giannino, sul web millantava la rinuncia alla carriera da magistrato

La figura eccentrica e vanitosa di Oscar Giannino sta crollando come un castello di sabbia sotto i colpi dei media e, in particolare, del web. Ammaliati dalla sua retorica brillante e dal suo abbigliamento quanto meno vistoso, apprezzato quasi all'unanimità per la sua coerente fiducia ai dettami liberisti, nessuno ha mai osato mettere in dubbio la sua onestà intelletuale. Finora. La costruzione mediatica del personaggio Giannino si sta rivelando infatti per quella che è. Non bastava il diploma di Chicago, ora si scopre che il leader dimissionario di Fare per fermare il declino non è nemmeno laureato, ne in economia e ne tantomeno giurisprudenza. Quindi, ne economista e ne avvocato. E ne, di conseguenza, magistrato mancato, come pure dichiarò pubblicamente sul web in una conversazione sul sito noisefromamerika.org, sui cui Giannino spesso interviene. Giannino magistrato - Nel 2009, sul blog si parlava del processo Mills e di quello, correlato, a Berlusconi, di toghe rosse e della corrente Magistratura democratica. La conversazione, lunghissima, è ancora possibile reperirla qui. Ad ogni modo, rispondendo ad un altro utente, che chideva lumi riguardo l'origine delle sue competenze giuridiche, Giannino rispondeva: "..sbagli nel pensare che siano chiacchiere ripetute orecchiate dagli avvocati, sbagli nel dire che i miei argomenti "non stanno nè in cielo né in terra", e provo a dartene gli estremi. con misura, perché non mi sembra utile dire a chi non la pensa come me che viene dal pianeta rosso...". Ma è solo l'inizio. Continua poi, sciorinando i propri studi accademici: "no, non esercito. dopo il prescritto tirocinio, ormai 22 anni fa superai scritti e poi orali del concorso per l'accesso alla magistratura, ma rifiutai l'assegnazione a ruolo, allora ero portavoce nazionale del Pri". Capito? Il nostro si laureò in giurisprudenza, fece il tirocinio, stava per entrare in magistratura, ma..toh!, non si sa per quale motivo, rifiutò.