(Adnkronos) - Soddisfatto anche il relatore in IV Commissione del provvedimento Carlo Malvezzi. "Il no al bollo per le moto e' un incentivo alla defiscalizzazione per il sostegno alle imprese perche' riteniamo piu' giusto rinunciare a un'entrata, come nel caso della tassa di circolazione, piuttosto che procedere all'erogazione di contributi. Va in questo senso anche la nostra proposta sui Duc, i distretti unici del Commercio: suggeriamo di non limitarli alla sola attivita' commerciale ma di ampliarli inserendo anche, come fattore di competitivita' le produzioni locali, il turismo e i circuiti culturali". Il Pd con il commissario Enrico Brambilla ha evidenziato che in "linea di principio e' giusto agire sulla leva fiscale in un ottica di politica industriale. L'emendamento per i motocicli in un contesto diverso - ha detto sottolineato l'esponente del Partito Democratico - lo avremmo anche votato. La realta' e' che questo Prs e' in continuita' nell'area economica con la legislazione precedente ed e' dunque totalmente insufficiente per rispondere alla crisi. Mancano soprattutto attenzioni verso i lavoratori che rischiano di rimanere senza reddito o con una insufficiente copertura economica per la perdita del posto di lavoro". "Abbiamo approvato la proposta sui ciclomotori - ha detto Dario Violi del Movimento 5 Stelle - perche' andava a sostenere l'industria locale a km zero. Dall'altra parte non potevamo che essere contrari all'impianto generale del piano, che consideriamo troppo vago e massicciamente industriale in un momento in cui si guarda ormai allo sviluppo sostenibile. Da questo punto di vista abbiamo presentato un emendamento sull'uso dei siti industriali dismessi che e' stato bocciato dalla maggioranza"