Cosenza, 24 mar. - (Adnkronos) - Fervono i preparativi a Verbicaro e Nocera Terinese per la celebrazione dei 'battenti' o 'vattienti', uno degli appuntamenti clou della Settimana Santa in Calabria. E quest'anno i due paesi in cui si svolge la manifestazione religiosa potrebbero gemellarsi. L'invito agli abitanti di Nocera Terinese arriva direttamente dalla pro loco di Verbicaro. "Salve cari colleghi di Nocera vi invito ufficialmente a Verbicaro x la notte del giovedi santo x buttare le basi di un gemellaggio tra le 2 Pro loco ..", hanno scritto su Fb i curatori della pagina dell'associazione turistica del centro cosentino ai loro omologhi di Nocera. E la risposta non si e' fatta attendere: "Grazie. Ci sentiremo presto". Il rito, in molti casi tramandato da padre in figlio, si ripete da secoli: i 'vattienti', vestiti di rosso con un semplice pantaloncino corto, una maglietta e un fazzoletto intorno al capo, mortificano pubblicamente il loro corpo con la flagellazione fino a far sgorgare il sangue dalle ferite provocate dal 'cardu' o 'cardiddo', un disco di sughero su cui, grazie a uno strato di cera, sono infissi tredici acuminati pezzetti di vetro, detti 'lanze'. Pieni di ferite e di sangue, a voler imitare quelle che sono state le sofferenze di Gesu', i battenti percorrono le vie del paese, rilasciando sui muri i segni delle mani insanguinate. La celebrazione dei battenti suscita sempre un acceso dibattito: da alcuni viene infatti considerato un rito cruento e non al passo con i tempi. E se da un lato c'e' chi vorrebbe l'abolizione di questa pratica dall'altra ci sono i suoi sostenitori, che nella flagellazione vedono l'espressione della devozione popolare. (segue)