(Adnkronos) - Gli arresti sono stati effettuati in esecuzione di due ordinanze di custodia cautelare in carcere. Le indagini hanno consentito di individuare un articolato meccanismo di frode nei lavori di costruzione del porto della Concordia con un sistema di attribuzione fittizia a soggetti terzi di somme di denaro, per complessivi 35 milioni di euro, oggetto di distrazioni a danno di due societa' riconducibili al gruppo imprenditoriale 'Acqua marcia' di Roma, riconducibile all'imprenditore Francesco Bellavista Caltagirone. In particolare, nei mesi scorsi, in seno all'operazione denominata Maremosso, le fiamme gialle avevano esaminato i rapporti economici e contrattuali fra la societa' general contractor, appartenente al gruppo Acqua marcia, e altre imprese, cui venivano subappaltati i lavori, riconducibili sempre, direttamente o indirettamente, al citato gruppo societario. Era emerso che l'opera pubblica era stata parzialmente eseguita con caratteristiche tali da pregiudicarne la stabilita' nel tempo, con il profilarsi di gravi violazioni delle obbligazioni assunte dalla concessionaria nei confronti dell'ente concedente. L'autorita' giudiziaria aveva, pertanto, iscritto nel registro degli indagati sette persone, a titolo di concorso, tra cui il dominus e amministratore di fatto del gruppo imprenditoriale, Francesco Bellavista Caltagirone, i legali rappresentanti delle societa' subappaltatrici nonche' il direttore dei lavori, per il reato di frode nelle pubbliche forniture, nonche' disposto il sequestro preventivo dell'intera area del cantiere del porto, destinato a divenire uno dei piu' importanti porti turistici a livello europeo, con una capacita' ricettiva di circa 1.500 posti barca. (segue)