Barletta, 31 gen. (Adnkronos) - La Cgil di Barletta-Andria-Trani e' tra le parti civili ammesse al processo per il crollo della palazzina di via Roma a Barletta, del 3 ottobre del 2011, in cui saranno chiarite le responsabilita' della morte delle cinque donne, quattro giovani operaie e la figlia del titolare di un laboratorio che si trovava al piano terra dell'edificio collassato. Lo ha deciso il giudice per l'udienza preliminare del Tribunale di Trani, Francesco Zecchillo. Il processo e' a carico di quindici persone coinvolte, a vario titolo, nel crollo dello stabile. Il giudice nell'ordinanza ritiene che "l'ammissibilita', indipendentemente dall'iscrizione del lavoratore al sindacato, della costituzione di parte civile delle associazioni sindacali nei procedimenti per reati di omicidio o lesioni colpose, commessi con violazione della normativa antinfortunistica, discende dall'inosservanza di tale normativa quale condotta causativa di un danno autonomo e diretto, patrimoniale o non patrimoniale alle associazioni sindacali,... dovendosi peraltro rilevare sul punto la concomitante incidenza di tale danno sulla dignita' lavorativa e sulla serenita' del lavoratore che ne e' vittima e la condotta illecita posta in essere in violazione delle norme di sicurezza in materia di lavoro, quale condotta che si pone in contrasto con il fine perseguito dal sindacato". (segue)