Roma, 27 ott. (Adnkronos) - "Ormai è una strage infinita, l'ennesimo suicidio di un omosessuale a Roma ci dice con chiarezza che nel nostro paese la vita per moltissimi omosessuali è difficilissima e che nell'impossibilità di viversi in serenità, soprattutto i giovanissimi, decidono di farla finita". Così Franco Grillini, presidente Gaynet in una nota. "Non sappiamo cosa c'è scritto nella lettera d'addio e la prudenza è d'obbligo. Ma quel poco che è trapelato ci consente di dire ancora una volta che in Italia la politica è sorda e cieca - denuncia - e non riesce a promuovere con rapidità e decisione quei cambiamenti legislativi essenziali per imprimere una svolta alla vita di milioni di persone Lgbt". "Di fronte a questa tragedia - prosegue Grillini - resta l'amaro in bocca anche a chi come noi si batte da decenni soprattutto per conquistare condizioni di vita in serenità e benessere per gay, lesbiche e transessuali. A volte siamo presi da un senso di impotenza e di sconforto - sostiene Grillini - di fronte a un Parlamento e a una politica che si comporta come un muro di gomma e sembra impermeabile al grido di dolore di milioni di persone. C'è un fascismo strisciante e rabbioso che è molto di più e di peggio della semplice omofobia. Lo abbiamo visto in questi mesi con le decine di manifestazioni del fanatismo assassino che rivendica il suo diritto di dire che gli omosessuali sono 'malati e gravemente depravati'". "Oggi piangiamo il ragazzo di Roma - conclude - nella vana speranza che sia l'ultimo mentre la politica si dimentica del mondo e delle sue tragedie. Addio caro amico, perdonaci per non essere riusciti a salvarti la vita e a permetterti quella felicità a cui ogni essere umano ha diritto".
