Flop. Senza le cofessioni di Michelle Bonev, Servizio Pubblico, crolla nello share. La puntata di ieri sera non ha bissato il "successo" della scorsa settimana. Dal 12, 9 per cento di share con le bordate anti-Cav e le confessioni da "pentita delle mutande" dell'attrice bulgara, si passa a un 10,1 per cento con Giorgia Meloni in studio e di Tav. Insomma la politica non paga "Zio Michele". Ormai per raggiungere i picchi di share, il "teletribuno" deve mettere in moto la "macchina del fango" e gossippare con la Bonev che parla di Pascale e Berlusconi. Fa meglio pure Boldi... - L'arena "rossa" di Santoro&co. viene battuta pure da “Una grande famiglia 2” (19,6%) e da "Matrimonio a Parigi" con Massimo Boldi (15,8%). I dati dello share di Santoro fanno riflettere. Il 10,1 per cento non è proprio un pessimo risultato, è in media con gli standard di Servizio Pubblico, ma è evidente che senza la spinta del gossip anti-Cav il pubblico cambia canale. Santoro insomma rovista nelle voyeurismo anti-Silvio eleggendo la Bonev a regina del femminismo e della lotta anti-Cav solo per portare a casa qualche punto in più di share. Se a Servizio Pubblico si parla dei veri propblemi del Paese la ricetta "santorina" non funziona. La prossima volta Michele probabilmente tornerà alla carica con un'altra badilata di fango sulla Pascale per tirare gli ascolti. Ma attenzione, lo scherzetto non sempre può riuscire. Perchè anche il pubblico anti-Cav si è un pò stufato dell'occhio indiscreto di Michele e di Travaglio. Già nel corso della puntata bomba sulla Bonev su twitter i fedelissimi spettatori di Santoro, con garbo, facevano notare: "Michele ti seguo da sempre e ti apprezzo. Ma basta con queste puntate sulle donne che parlano di Berlusconi. Basta per favore". Michele ha provato a cambiare registro ma gli è andata male. Assumerà la Bonev nella squadra di Servizio Pubblico? Ma occhio lei non è "low cost" come i nuovi giornalisti che lavorano alla corte di Zio Michele...