Marina Berlusconi e Francesca Pascale
Una campagna elettorale da incorniciare, quella di Silvio Berlusconi. Una rimonta per certi versi inaspettata che lo ha portato a pochi punti percentuali dal centrosinistra. Ma a questa campagna elettorale da qualche giorno manca un elemento fondamentale che qualche settimana fa campeggiava su tutti i giornali, i siti e le fotografie (ufficiali e "meno" ufficiali): la first lady. Francesca Pascale, la fidanzata dell'ex-premier, sembra essersi eclissata. Né stadio, né Arcore, né prime pagine dei giornali. La Pascale, insomma, latita. Berlusconi non si mostra in pubblico con lei. Il motivo, si sussurra, siano i fatidici sondaggi della fidatissima Ghisleri. La Pascale potrebbe avere effetti negativi sulla campagna elettorale. Meglio tenerla in disparte, dunque. La cena di Natale - La prima a dare la notizia del fidanzamento era stata Daniele Santanchè. Poi, a precisa domanda di Barbara D'urso, era stato lo stesso Cavaliere, che aveva confermato l'indiscrezione. Il nuovo amore fu poi suggellato alla tradizionale cena di Natale, a cui prese parte, appunto, anche la Pascale. Rimbalzarono sul web le immagini in bianco della nuova lady Berlusconi. Tutto sembrava andare a gonfie vele. La coppia spesso si è fatta fotografare in pubblico. La Pascale, inoltre, è subito entrata nelle grazie della figlia del Cav più "pesante" e influente, Marina: la compagna di Silvio pubblicò su wazzupp un autoscatto con Marina Berlusconi. Poi più nulla. Dopo la faticosa stesura delle liste dei candidati - i maligni insinuarono che la Pascale contribuì all'esclusione di Nicola Cosentino - la fondatrice del club "Silvio ci manchi" è sparita dai riflettori. Le differenza con gli USA - Ad ogni modo, c'è da dire che in Italia, a differenza di quanto accade negli Stati Uniti, il presenzialismo della first lady non è considerato fondamentale, ne decisivo, in termini di consenso. E d'altronde, nessun'altro candidato premier, in Italia, sfoggia al suo fianco al propria moglie. Nemmeno Matteo Renzi nella sua corsa alle primarie, nonostante sia il più "americano" tra i leader da questo punto di vista, ha ritenuto opportuno farlo.