Roma, 20 set. (Adnkronos Salute) - L'Azienda ospedaliera Spedali Civili di Brescia "e' legittimata per legge solo a completare i trattamenti gia' avviati". Lo precisa la stessa azienda in una nota, riferendosi al caso della piccola Sofia De Barros, la piccola affetta da leucodistrofia metacromatica, la cui storia ha fatto accendere i riflettori sul caso Stamina. La precisazione dopo l'annuncio della mamma della piccola che, dalla sua pagina Facebook, ha spiegato che gli Spedali civili "chiederanno di interrompere le cure dopo la quinta infusione, cioe' dopo la prossima che dovrebbe essere a ottobre, anche se ancora non siamo stati convocati". Nella sua nota l'azienda ospedaliera chiarisce che i trattamenti avviati, i soli per i quali e' legittimata a procedere, "prevedono 5 infusioni. Di conseguenza, l'Azienda ritiene di evidenziare ai Giudici, a fronte di diverse richieste dei pazienti, l'esigenza di rispettare tale limite, nonche' i problemi che si pongono procedendo ad ulteriori infusioni". "A prescindere dal caso concreto, questa e' la linea a cui l'Azienda ritiene coerentemente di attenersi, come ha fatto in altri casi analoghi", conclude la nota della struttura.