Caso Ruby: no stop processo, per Ghedini si rischia sentenza politica/Il punto

domenica 20 gennaio 2013
Caso Ruby: no stop processo, per Ghedini si rischia sentenza politica/Il punto
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Milano, 14 gen. (Adnkronos) - Il 'no' alla richiesta di sospendere il processo sul caso Ruby che ha come imputato Silvio Berlusconi, impegnato nella campagna politica che lo vede a capo della coalizione di centrodestra, riaccende le polemiche tra i giudici del tribunale di Milano, i difensori dell'ex premier e gli esponenti del Pdl. Le istanze per rinviare l'udienza di oggi perche' impegnato in una riunione con i vertici del partito, cosi' come di sospendere il processo per evitare "di incidere" sul voto non convincono prima l'accusa, poi le 'toghe'. Il sostituto procuratore Ilda Boccassini sottolinea che Berlusconi "non e' il segretario politico nazionale del partito e non e' nemmeno il candidato premier", inoltre ricorda che l'ex presidente del Consiglio "ha scelto sempre di non presentarsi in aula, se non per rilasciare dichiarazioni spontanee" e dunque se il nodo "non e' giuridico ma di opportunita' politica, la questione non dovrebbe entrare in dibattimento". Una tesi accolta in pieno, dopo quattro ore di camera di consiglio, dal collegio presieduto da Giulia Turri. Citando una sentenza della Corte Costituzionale ricorda che il tribunale ha l'obbligo di fermare il processo solo "in caso di attivita' parlamentare" e partecipare a una riunione di partito (come quella convocata oggi a Roma per definire la composizione delle liste elettorali, ndr) "non e' riconducibile alla fattispecie" e dunque "non rappresenta legittimo impedimento". (segue)