Ricette con scarti e metodi di cottura alternativi, la cucina in rosa salva il Pianeta

domenica 10 marzo 2013
Ricette con scarti e metodi di cottura alternativi, la cucina in rosa salva il Pianeta
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Roma, 8 mar. - (Adnkronos) - Risparmiare energia e tagliare i costi della spesa al supermercato, contribuendo a ridurre sprechi e rifiuti. Ai fornelli Lisa Casali si cimenta con un occhio attento all'ambiente e l'altro al portafogli, inventando ricette e metodi di cottura alternativi. Lei è la più famosa blogger della cucina 'eco', ma partendo dal web ha finito anche per scrivere libri di cucina innovativi perché insegnano a cucinare con gli sprechi e a cuocere in lavastoviglie. Crocchette di baccelli al sesamo, risotto profumato alle bucce di arancia, cocotte di porri e croste di grana, insalata di patate con crema di foglie di ravanello. Per questo menù, rigorosamente low cost, la Casali sfrutta il 'lato b' degli alimenti: gambi, bucce, torsoli, foglie, lische. Ricette controcorrente contenute nel libro "Ecocucina" che promette di far risparmiare chi le mette in pratica anche più del 20% sulla spesa. "Si tratta solo di imparare le tecniche di base: dopo, come me, non sarete più capaci di buttare via le foglie esterne dei carciofi o i gambi degli asparagi", assicura l'autrice, che per ogni ricetta indica anche il costo e il livello di risparmio che si può ottenere, ma anche i valori nutrizionali degli scarti, spesso più ricchi da questo punto di vista delle parti nobili. Obiettivo: non sprecare, visto che secondo uno studio della Commissione Europea, in Europa si scarta un terzo del cibo prodotto e gli scarti alimentari procapite ammontano a 179 chili all'anno, con tutte le conseguenze ambientali, economiche e sociali che ne derivano. Per porre rimedio basta scoprire nuove abitudini e qualche trucco. Una buona pentola a pressione permette di risparmiare il 50% di energia e il 20% di acqua; l'acqua di cottura può essere riutilizzata e con i contenitori adatti si può cucinare anche in lavastoviglie, sfruttando il calore dell'acqua di lavaggio mentre si lavano piatti e stoviglie sporchi. Cucinare in lavastoviglie, infatti, non solo è semplice e sicuro, ma anche sostenibile perché permette di cuocere a costo zero senza sprecare ulteriore acqua o energia. Basta utilizzare i contenitori giusti perché gli alimenti non vengano a contatto con i detersivi, e poi scegliere il ciclo di lavaggio più adatto a ogni preparazione, tenendo conto dei tempi e delle temperature dell'elettrodomestico. Per esempio, per cuocere un uovo basta metterlo in un vasetto di vetro, aggiungere acqua, chiudere bene il coperchio e inserirlo in lavastoviglie, tra i piatti da lavare. Una volta selezionato il ciclo di lavaggio 'normale', che oscilla tra i 50 e i 70°C, il gioco è fatto. Le cotture a basse temperature, inoltre, permettono di preservare ed esaltare le proprietà nutritive e organolettiche dei cibi. Queste ricette sono contenute nel libro "Cucinare in lavastoviglie. Gusto, sostenibilità e risparmio con un metodo rivoluzionario". Tutti i modelli di lavastoviglie, spiega la Casali, hanno almeno quattro programmi di lavaggio in comune (rapido, eco, normale e intensivo), ognuno con specifiche durate e temperature. Le ricette proposte sono studiate per essere pronte esattamente nel tempo del ciclo di lavaggio scelto. Così, mentre la lavastoviglie è in funzione, si può sfruttare la durata del programma (da 30 minuti a 3 ore circa) per preparare raffinate pietanze senza dover badare alle pentole sul fuoco. Basta inserire gli ingredienti indicati nelle ricette nei vasetti di vetro o nei sacchetti per alimenti, trovare lo spazio giusto tra piatti e bicchieri e lanciare il lavaggio. Niente paura per quanto riguarda l'igiene: le analisi chimiche effettuate su alcuni campioni di pietanze preparate dalla Casali in lavastoviglie dimostrano che impiegando i giusti contenitori non c'è rischio di contaminazione, senza contare che la cottura in lavastoviglie elimina anche il fastidioso problema degli odori che invadono casa quando si cucina con metodi tradizionali. Insomma, basta superare l'iniziale diffidenza, abbandonare ogni pregiudizio e cimentarsi con i menù proposti nel libro, uno per ogni stagione. Perché per essere davvero sostenibili bisogna fare attenzione alle materie prime e scegliere quelle che la natura mette a disposizione nei vari periodi dell'anno. No a pesci, crostacei o molluschi sovrasfruttati o a rischio di estinzione, sì ai tagli di carne seconda e terza scelta. I pasti preparati in lavastoviglie stupiranno, secondo l'autrice del libro, per gusto e aroma. E in più, alcuni alimenti cotti con questo metodo, possono essere conservati in frigorifero anche fino a 3 giorni. Naturalmente, anche il libro "Cucinare in lavastoviglie" è attento all'ambiente: oltre a scegliere carta certificata si sono compensate le emissioni di Co2 derivanti dalla stampa delle varie copie aderendo al progetto Impatto Zero di Lifegate.