(Adnkronos) - La fascia di eta' maggiormente interessata e' quella che va dai 45 ai 54 anni con un'incidenza del 48,5%, seguita dalla fascia 55-64 anni (25%). L'area geografica maggiormente colpita dal fenomeno e' il Nord con 39 suicidi, oltre il 40% dei suicidi censiti in Italia dall'inizio dell'anno; di questi 27 registrati nel solo Nord Est, ovvero il 30% del totale. In questa triste classifica seguono il Centro con il 25,8% degli episodi di suicidio, le isole con il 15,7% e il sud con il 14,6%. L'analisi del dettaglio per regione, inoltre, mette in evidenza il Veneto con 23 suicidi nel corso del 2012, vale a dire il 25,8% dei suicidi che l'Italia conta da gennaio a dicembre 2012. A seguire la Campania con 11 suicidi registrati, la Sicilia con 9 vittime e la Puglia con 7. Le gravi difficolta' economiche e finanziarie appaiono la motivazione prevalente tra quanti hanno deciso di togliersi la vita; il 49,4% dei suicidi dall'inizio dell'anno e' stato determinato dalla incapacita' delle vittime di fronteggiare la precaria situazione economica personale, della famiglia, della propria azienda o attivita' commerciale. La perdita del posto di lavoro, recente o di lunga data, rappresenta la seconda motivazione che ha spinto 25 persone al suicidio (28,1%); seguono ancora la difficolta' di saldare i debiti verso l'erario (14,6%) ed infine il ritardo dei pagamenti da parte dei committenti che hanno portato le aziende in una situazione di liquidita' insufficiente per poter proseguire la propria attivita' (7,9%). La problematica situazione economica risulta la motivazione principale anche per i tentati suicidi; sono infatti 31 le persone che dall'inizio dell'anno hanno cercato di uccidersi perche' oberate dai debiti o perche' non sono riuscite a risollevare le sorti della propria azienda. Sono 12 i tentativi di suicidio registrati a causa della perdita del lavoro, mentre sono state 5 le persone che hanno cercato di togliersi la vita per i debiti accumulati verso l'erario.