Don Andrea Gallo, si sa, è un prete a dir poco borderline. Se sono note le sue preferenze politiche, spiccatamente di sinistra - tanto che è solito concludere messa cantando Bella Ciao - e la sua avversità alle gerarchie ecclisiastiche, verso le quali ha spesso espresso critiche molto aspre, un po' meno noto è il suo passato da giovane prete di periferia. Fino a qualche ora fa. Durante la trasmissione radiofonica La Zanzara, in onda su Radio24, ieri sera, martedì 5 marzo, Don Gallo ha lasciato senza parole centinaia di radioascoltatori. Con questa dichiarazione:"Ho avuto dei tentativi di violenze omosessuali, diciamo delle insidie, che ho respinto, sono sempre stato un ribelle. Ero un giovane prete, e fu un vescovo a farmi delle avances. L'ho mandato a fare in culo. Poi gli dissi : 'Eccellenza, se vuole andiamo a puttane tutti e due'. E' morto da tanti anni". Papa gay - Il prete libertino poi approfondisce, ovviamente a modo suo, i temi più delicati che la Chiesa si troverà ad affrontare dopo il Conclave. Pillola del giorno dopo, celibato e omosessualità nella Chiesa, il tutto mixato e intrecciato con l'elezione del nuovo Papa. Prima una provocazione: "Un Papa omosessuale sarebbe una cosa magnifica. Pensare che uno si affacci a Piazza San Pietro e lo dica sarebbe grande. C'è la parità dei figli di Dio, è l'essenza del Vangelo, siamo tutti figli e figlie di Dio". Poi un po' di populismo grillino: "Se diventassi Papa mando via tutti dal Vaticano, anche l'ultimo usciere, si va per le strade in cerca di cristiani". Un po' di rinnovamento: "Via quelli della Curia, e sacerdozio delle donne subito, non c'è inferiorità tra uomo e dona. Sì anche al matrimonio per i preti". Preservativo e pillola - Non poteva mancare, infine, l'affondo alla Chiesa: "Poi bisogna aprire al preservativo e alla pillola del giorno dopo. C'è uno spiraglio dei vescovi tedeschi che hanno autorizzato una donna violentata a prendere la pillola del giorno dopo. Di chi è il grembo materno? Alla donna, e la scelta della maternità vuole dire responsabilità paterna e materna. Io i preservativi li distribuirei anche nelle scuole cattoliche, c'è bisogno di educazione sessuale. Meglio che non lo faccia la Chiesa con la sua misoginia, e i suoi tabù". A qualcuno, l'idea un rinnovamento della Chiesa del genere, avrà già fatto rimpiangere il pontificato di Benedetto XVI.