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Dalle calzature alla politica, Diego Della Valle e il suo impero: un castello da 1,4 miliardi di euro

di Federica Scano domenica 22 novembre 2015

2' di lettura

Mentre sembra prendere sempre più corpo il suo progetto di scendere in politica, Diego Della Valle si prepara a chiudere il 2015 con il botto. Stando all'ultima valutazione del castello finanziario di Mr Tod's può contare su un patrimonio da 1,4 miliardi di euro, la maggior parte rappresentati dalla quota di controllo nella società di calzature di famiglia. Il 56,8% nell'azienda marchigiana vale ben 1,36 miliardi sugli 1,38 complessivi, considerando le sue partecipazioni nelle società quotate in borsa, come si legge sul Il Fatto Quotidiano. Un'annata di lusso in via di miglioramento perché le quotazioni dei titoli aziendali continuano a salire, viaggiando sui 78 euro per azione contro i 69 di 12 mesi fa. Una differenza di ben 150 milioni abbondanti, anche se sono molto lontani i tempi in cui il prezzo delle azioni della società di calzature sfiorava i 145 euro l'una. Rallentamenti cinesi - Tutta colpa del rallentamento proveniente dall'economia cinese (arriva da lì oltre il 20% dei ricavi), dalla moda e dal lusso, nei quali Mr Tod's era molto esposto. E proprio dal paese del Sol Levante il fatturato è passato da 170 a 168 milioni. Basta pensare che nel 2014 nelle casse della finanziaria della famiglia sono entrati 44,4 milioni di cedole, che hanno contribuito in modo rilevante all'utile di 26 milioni al contrario di quello che è accaduto quest'anno visto che sono arrivati a malapena 33,3 milioni. Battere John Elkann - Sarà difficile per Della Valle riuscire a colmare il gap con i guadagni da Rcs, la società editrice de Il Corriere della Sera, provenienti dal 7,33% della sua quota. Anche perché la complessa trattativa con le banche sul debito ha visto un nuovo aumento di capitale da 190 milioni da realizzare nei prossimi mesi e ultimamente le azioni della Rcs sono affondate ai minimi storici, comprimendo il valore della quota dell'imprenditore a 21 milioni contro i 37 di un anno fa. L'intenzione di neutralizzare il rafforzamento della Fiat di Jhon Elkann in Rcs è affondata dato che il marchigiano non è mai riuscito a salire oltre il 20%. Il 7% della Bialetti, il 100% della Fiorentina e della Ntv, l'azienda dei treni ad alta velocità, e tutte le altre partecipazioni di Della Valle potrebbero così giovare, secondo l'insinuazione del Fatto, della discesa in campo dell'imprenditore, guadagnando enorme visibilità.

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