Palermo, 20 mar. - (Adnkronos) - Bastonate, calci e pugni, un'auto distrutta e prognosi dai sei ai trenta giorni. E' il bilancio di una rissa scoppiata in un condominio a Licata, nell'agrigentino. Cinque le persone finite in manette, tutte già note alle forze dell'ordine. Si tratta di Antonino Manganello, 40 anni, bracciante agricolo; Graziella Ciantia, 35 anni, casalinga; Vincenzo Rannone, 48 anni, disoccupato; Roberto Rannone, 20 anni, disoccupato; e Giuseppina Cammilleri, 46 anni. A scatenare la violenta discussione sfociata in una vera e propria rissa è stato il rifiuto ad abbassare il volume di uno stereo. Così quando i carabinieri sono intervenuti in via Torregrossa hanno sorpreso i cinque impegnati a darsele di santa ragione. Solo l'intervento dei militari ha evitato il peggio. Per tre degli arrestati è stato necessario ricorrere alle cure dei medici del pronto soccorso, che li hanno dimessi con prognosi dai sei ai trenta giorni per traumi in varie parti del corpo.