Omicidio Meredith: motivazioni assoluzione in secondo grado/Adnkronos

venerdì 31 gennaio 2014
Omicidio Meredith: motivazioni assoluzione in secondo grado/Adnkronos
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Perugia, 30 gen. - (Adnkronos) - Per i giudici della Corte d'Appello di Perugia, le "prove insussistenti", che avevano permesso ad Amanda Knox e Raffaele Sollecito di tornare ad essere "bravi ragazzi" dopo quattro anni passati in prigione come freddi assassini non erano affatto poche. Lo scrivevano i giudici di secondo grado nelle motivazioni con cui avevano assolto gli ex fidanzati, condannati a 26 e 25 anni di carcere in primo grado, che adesso, davanti alla Corte d'Assise d'Appello di Firenze, rischiano una nuova condanna. Quelle motivazioni, completamente sconfessate dalla Corte di Cassazione che le ha annullate, rinviando il processo ad altra Corte. Dopo la lettura dei fatti dei giudici che il 3 ottobre 2011 ridiedero la libertà ad Amanda e Raffaele, tutto venne riletto con una nuova spiegazione. Il gancetto del reggiseno e il coltello che in primo grado erano stati una sorta di pietra angolare dell'accusa, nella superperizia concessa alle difese che la chiedevano a gran voce da anni, erano diventati motivo di dubbio della colpevolezza dei due, e della bontà del lavoro svolto dalla polizia scientifica. Con una perizia totalmente pendente dalla parte delle difese, i professori Carla Vecchiotti e Stefano Conti avevano ridato speranza ai due imputati. Che conoscevano l'importanza di quei due elementi. (segue)