Roma, 27 gen. - (Adnkronos) - Survival International lancia l'allarme per le tribù incontattate dell'Amazzonia a seguito dell'approvazione in Perù dell'espansione del progetto gas Camisea, che interessa proprio il territorio abitato da queste popolazioni, "nonostante le proteste internazionali, le dimissioni di tre ministri e la condanna delle Nazioni Unite e delle organizzazioni per i diritti umani", sottolinea l'organizzazione che dal 1969 aiuta i popoli indigeni di tutto il mondo a proteggere i propri diritti. Il ministro della Cultura del Perù - sottolinea Survival International - ha approvato i piani per la detonazione di migliaia di cariche esplosive, la trivellazione di pozzi esplorativi e l'arrivo di centinaia di lavoratori all'interno della Riserva Nahua-Nanti nell'ambito del progetto gestito dall'argentina Pluspetrol, la statunitense Hunt Oil e la spagnola Repsol. Secondo l'organizzazione l'espansione del progetto potrebbe decimare le tribù incontattate che vivono nella riserva: qualsiasi contatto con gli operai petroliferi potrebbe causare la diffusione di malattie o di epidemie verso cui le tribù non hanno difese immunitarie. La stessa Pluspetrol ha riconosciuto l'impatto potenzialmente devastante dell'espansione. Nel suo "Piano antropologico d'emergenza", la compagnia ha affermato che ogni malattia trasmessa dai lavoratori potrebbe causare "lunghi periodi di malattia, un gran numero di morti e, nel migliore dei casi, tempi di convalescenza lunghi", riporta Survival International per la quale il progetto viola sia la legge peruviana sia quella internazionale, che impongono di richiedere agli indigeni il consenso per ogni progetto che interessi le loro terre. Lo scorso anno in tutto il mondo si sono svolte proteste per fermare l'espansione di Camisea, e più di 131.000 sostenitori di Survival hanno inviato un messaggio al Presidente del Perù Humala per chiedergli di bloccare ogni attività petrolifera e del gas all'interno del territorio delle tribù incontattate. Oggi Survival ha consegnato all'Ambasciata peruviana di Londra l'elenco delle migliaia di persone che hanno firmato la petizione. Grazie alla vasta campagna condotta tra gli altri da Survival International e dalle organizzazioni locali Aidesep, Fenamad, Comaru, Orau, i test sismici verranno effettuati lontano dai corsi d'acqua e uno dei pozzi è stato spostato fuori dal territorio di una tribù isolata. Tuttavia, permangono gravi problemi. "Trent'anni fa, i lavoratori che stavano effettuando le prospezioni per il giacimento di Camisea entrarono nel profondo del territorio dei Nahua e, poco dopo, metà della tribù fu spazzata via dall'influenza e da altre malattie simili - spiega Stephen Corry, direttore generale di Survival International - Il governo peruviano non ha imparato nulla dalla propria storia? È disposto a rischiare che succeda di nuovo solo per avere qualche pozzo di gas in più?".