Sul film porno di Sara Tommasi è stato scritto tutto e il contrario di tutto. Oggi, la vicenda, si arricchisce di una condanna: quella del produttore della pellicola hard, Confessioni Private. Il Gup del Tribunale di Salerno, Renata Sessa, ha infatti condannato per violenza sessuale di gruppo per induzione ed in concorso, a due anni e dieci mesi, il produttore Giuseppe Matera. Secondo il tribunale la Tommasi accettò di girare un film hard ma a causa delle droghe assunte non era nelle condizioni psicofisiche per sostenere scene così forti. Dunque, durante le riprese, la Tommasi subì de facto una violenza sessuale di gruppo per induzione. "Finalmente la verità" - Il giudice ha così accolto la richiesta del pm Elena Guarino nel processo che si è svolto con rito abbreviato. Matera - che non è l'unico indagato - è oggi agli arresti domiciliari con un permesso giornaliero per seguire la sua azienda. Nel corso delle indagini ha collaborato con la procura di Salerno, consegnando un video girato in Ungheria per evitare la sua messa in commercio. I difensori del produttore hanno commentato: "E' la pena più bassa possibile per questo reato". Il legale della Tommasi, Saverio Campana, si è mostrato sollevato: "Siamo soddisfatti perché con questa sentenza si è potuta accertare la verità". Il giudice depositerà le motivazioni entro 90 giorni; inoltre ha disposto il risarcimento da liquidarsi in separata sede. Il prossimo 18 giugno è prevista l'udienza alla terza sezione penale del tribunale di Salerno che vede sul banco degli imputati gli altri manager coinvolti nella vicenda.